Non si ferma la corsa dei voucher, nel primo bimestre del 2016 sono stati venduti 19,6 milioni del valore di 10 euro

Rallenta la creazione di nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato nei primi due mesi del 2016. È quanto emerge dall'Osservatorio sul precariato dell'Inps. Il saldo dei nuovi contratti stabili, considerando attivazioni, trasformazioni e cessazioni, si ferma infatti a 37.113 unità, in calo del 74% rispetto alle 143.164 dello scorso anno.

Il saldo positivo è più basso anche a fronte del 2014, quando tra gennaio e febbraio si contavano 87.180 posti a tempo indeterminato in più. Secondo il Ministero del Lavoro il calo era "prevedibile" dopo il boom di dicembre, che ha permesso al 2015 di chiudere con una crescita di posti stabili di 911 mila unità. L'Ocse ha tuttavia reso noti oggi i dati sull'occupazione, che vedono l'Italia ancora indietro.

Anche l'Inps ricorda "l'effetto anticipo" legato al fatto che dicembre 2015 era l'ultimo mese per usufruire dell'esonero contributivo triennale sull'attivazione di contratti indeterminati. In quel mese si sono registrati quasi 400.000 rapporti di lavoro instaurati, attivati o trasformati con esonero contributivo, ovvero quasi quattro volte la media degli 11 mesi precedenti (107.000). Con la legge di stabilità 2016 è stata ridotta l'agevolazione. Ora l'abbattimento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, esclusi i premi Inail, è del 40% per un biennio, entro il limite annuo di 3.250 euro.

Resta il fatto che, considerando anche i contratti a termine, le assunzioni calano del 12% a febbraio, a 341.000, il 12% in meno su base annua. E a gennaio la flessione era stata del 17%. In particolare, le assunzioni con contratti a tempo indeterminato sono scese del 33% a febbraio e del 34% a gennaio, mentre quelle a termine sono scese rispettivamente dell'1% e del 9%.

I sindacati sono convinti che servano nuove misure per evitare passi indietro dell'occupazione dopo la ripresa dell'ultimo anno. "Senza politiche per la crescita, nei prossimi mesi, è prevedibile, e non auspicabile, una retromarcia occupazionale, assolutamente da evitare", dice il segretario confederale Uil, Guglielmo Loy, commentando i dati.

Quella che non si ferma, invece, è la corsa dei voucher. Nel primo bimestre del 2016 sono stati venduti 19,6 milioni, del valore nominale di 10 euro. I tagliandi per il lavoro accessorio crescono così del 45% su base annua.

Parlando di pensioni a margine di un evento, il presidente dell'Inps, Tito Boeri, fa eco al presidente della Bce parlando di "rischio di avere intere generazioni perdute" per l'alta disoccupazione giovanile. Secondo Boeri l'operazione flessibilità in uscita sulla previdenza va fatta "in tempi stretti" per permettere ai giovani di entrare nel mondo del lavoro. "Spetta alla politica – aggiunge – decidere cosa fare, io mi auguro che qualcosa venga fatta".

L'Ocse riporta per l'Italia un tasso di occupazione dei giovani under 25 in Italia, nel quarto trimestre del 2015, era di appena il 15,9%, in risalita di appena 0,1 punti percentuali sui tre mesi precedenti. In ottobre-dicembre l'occupazione dell'area Ocse si è attestata al 66,5%, in crescita di 0,2 punti sul terzo trimestre, mentre nel Belpaese è rimasto stabile al 56,5%.

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