Roma, 30 set. (LaPresse) – A settembre i prezzi al consumo in Italia calano dello 0,3% su base mensile, mentre aumentano di 0,3 punti percentuali su anno, con un’accelerazione di un decimo di punto rispetto al +0,2% di agosto. È quanto emerge dalle stime preliminari Istat sull’inflazione. Il dato acquisito per l’intero 2015 scende a +0,1% (era +0,2% ad agosto).

I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona aumentano a settembre dello 0,6% su base mensile e dell’1,3% su anno, in forte accelerazione dal +0,7% di agosto. Lo rileva l’Istat, sottolineando che i prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto non variano in termini mensili e registrano una flessione stabile e pari a -0,3% sui 12 mesi.

L’inflazione nell’eurozona ha registrato un tasso negativo a settembre, pari a -0,1% sui dodici mesi. È quanto emerge dalla stima flash di Eurostat. Si tratta di un rallentamento di 2 decimi di punto percentuale per i prezzi al consumo dell’area della moneta unica, rispetto al +0,1% fatto registrare ad agosto sui 12 mesi.

Il lieve rialzo dell’inflazione, sottolinea l’istituto statistico, è principalmente imputabile all’accelerazione della crescita tendenziale dei prezzi degli Alimentari non lavorati (+3,4%, da +1,9% di agosto) e all’inversione della tendenza di quelli dei Servizi relativi ai trasporti (+0,8%, da -0,1% del mese precedente). Questi aumenti sono in parte bilanciati dall’ulteriore caduta dei prezzi degli Energetici non regolamentati (-12,8%, da -10,4% di agosto).

Al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, l”inflazione di fondo’ sale allo 0,8% (era +0,7% ad agosto); al netto dei soli beni energetici si porta allo 0,9% (da +0,8% del mese precedente).

La diminuzione su base mensile dell’indice generale è da ascrivere principalmente al ribasso – su cui incidono fattori di natura stagionale – dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (-4,0%), parzialmente compensato dall’aumento dei prezzi degli Alimentari non lavorati (+1,8%).

Rispetto a settembre 2014, i prezzi dei beni fanno registrare una flessione pari allo 0,5% (era -0,4% ad agosto), mentre il tasso di crescita dei prezzi dei servizi sale allo 0,9% (da +0,7% di agosto). Di conseguenza, rispetto ad agosto 2015, il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si amplia di tre decimi di punto percentuale.

Secondo le stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) aumenta dell’1,6% su base mensile e dello 0,2% su base annua, in rallentamento dal +0,4% di agosto.

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