Milano, 13 lug. (LaPresse) – “E’ un’iniziativa che incoraggerà il dinamismo e la crescita delle filiere industriali e che tra l’altro, per la nostra direzione, prende avvio proprio da settori molto rappresentativi del made in Italy nel mondo”. Così Alessandro D’Oria, responsabile direzione regionale Milano e provincia di Intesa Sanpaolo, commenta l’avvio del ‘Programma Filiere’, il nuovo modello messo a punto dall’istituto bancario per migliorare l’accesso delle imprese al credito. Un programma che, secondo quanto comunicato dalla stessa Intesa Sanpaolo, potrà interessare 255 capofila e 33mila imprese fornitrici a livello nazionale, con un plafond di credito potenziale pari a circa 15,5 miliardi di euro.

Il programma, si legge in una nota, si sviluppa su “tre pilastri”. Primo: gli “investimenti sulle filiere industriali”, che si concretizzano in un’offerta di credito a condizioni migliori per le imprese, attività di formazione rivolta alle imprese che partecipano al progetto e sconti su prodotti e servizi. Secondo: un nuovo approccio all’innovazione, basato su l’identificazione della filiera industriale, costituita da un’azienda capofila e dai suoi fornitori, e la definizione di un contratto specifico con l’azienda capofila. Terzo: un “nuovo accordo per la formalizzazione dell’entità filiera” che passa attraverso “una valutazione del rischio che tenga conto di elementi qualitativi”, “la costituzione di un Plafond di filiera” e “un’offerta commerciale ‘tailor-made’ dedicata sia alle aziende sia ai dipendenti”.

Nel complesso, nel Programma Filiere sono già state coinvolte 5mila imprese appartenenti a 11 diversi settori, con un giro d’affari globale di 17 miliardi di euro e, riguardo alle sole aziende capofila, circa 30mila dipendenti. A livello nazionale, rende noto Intesa Sanpaolo, hanno aderito al programma “90 aziende capofila, per un plafond pari a 5 miliardi di euro”. In Lombardia, in particolare, hanno aderito 25 aziende ‘champions’ che coinvolgono “circa 2mila imprese fornitrici, per un volume d’affari complessivo di 4 miliardi di euro e, riguardo alle sole capofila, più di 5mila dipendenti”. Per queste filiere Intesa Sanpaolo ha già stanziato un plafond di 1 miliardo. Tra le aziende già coinvolte sul territorio lombardo, ci sono Bruno Presezzi, Dasit, Filmar, Fontana Pelletterie, IMR, Latteria Soresina, Levoni, Gruppo Maglital, Magris, Salumificio Venegoni, Solana e Valvitalia. “Il Programma Filiere potrà avere ricadute importanti per tutto il territorio, incrociando i comparti industriali più rilevanti e portando benefici tangibili per migliaia di aziende, dalle più grandi alle piccole e medie”, commenta Stefano Barrese, responsabile area Sales e Marketing della divisione Banca dei territori di Intesa Sanpaolo.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata

Tag: