Francoforte (Germania), 13 lug. (LaPresse/EFE) – La Grecia ha ottenuto dai suoi partner dell’eurozona una vaga promessa di alleggerimento del suo enorme debito pubblico. Il debito di Atene con i creditori ammonta a 225 miliardi di euro, a cui andranno probabilmente aggiunti almeno altri 86 miliardi di quello che dovrebbe costituire il terzo piano di salvataggio.
I prestiti bilaterali del primo programma di sostegno ad Atene sono stati pari a 52,9 miliardi, e presentano una durata media di 25 anni con un tasso variabile applicato pari all’Euribor più 50 punti base. Il secondo programma di aiuti europeo, avviato attraverso il primo fondo salva-Stati Efsf, ha dato ad Atene 130,9 miliardi, con un tasso simile al pimo programma e una scadenza media di 31,3 anni. Gli interessi non dovranno essere pagati fino al prossimo decennio.
FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE. Ancora, il Fmi ha prestato alla Grecia 25 miliardi di euro, ma parte di loro sono già stati rimborsati. Gli interessi sugli 1,6 miliardi di euro di arretrati di Atene con il Fondo sono superiori al 3%.
BANCA CENTRALE EUROPEA. Per quanto riguarda la Bce, gli acquisti di titoli greci sono iniziati nel maggio del 2010, quando a capo dell’Eurotower c’era ancora il francese Jean-Claude Trichet. Attraverso questi acquisti, la Bce detiene debito greco per un valore nominale di 19,8 miliardi di euro e una scadenza media di 3,5 anni. Dedotto l’importo in carico alla Banca di Grecia, l’ammontare delle obbligazioni acquistate è pari a 17,6 miliardi. Qualora la Grecia lasciasse l’eurozona, andrebbero aggiunti a questi importi 100,3 miliardi di euro del saldo del sistema di pagamento ‘Target’.
322 MILIARDI DI EURO. In totale il debito greco si aggira intorno ai 322 miliardi di euro, pari al 180% del Pil. Ci sono poi i prestiti di emergenza attivati dalla Bce per garantire il funzionamento delle banche elleniche negli ultimi mesi. L’Eurotower può richiedere indietro alla Banca di Grecia 89 miliardi di euro, a un tasso dell’1,5%, molto più costoso del normale 0,05% che fa pagare attualmente la Bce.
SCADENZE. La Grecia deve rimborsare alla Banca centrale europea 3,5 miliardi di euro il 20 luglio, per i bond presi in portafoglio durante il primo programma di acquisti di titoli di Stato. In un secondo tempo, Atene dovrà corrispondere 26,6 miliardi di euro a Bce, Fmi e obbligazionisti a breve termine.