di Lorenzo Allegrini

Torino, 3 lug. (LaPresse) – La Ferrari avrà “probabilmente” la sede legale in Olanda, “ma pagherà tutte le tasse in Italia”. Lo ha detto l’a.d. Fca e presidente del Cavallino, Sergio Marchionne, che stima un valore complessivo di Ferrari, dopo la quotazione a Wall Street, di “non meno” di 10 miliardi di euro. Valore che potrebbe anche essere superiore ma “dipende dal mercato”. “Ferrari avrà una struttura simile a quella di Fca, ma ovviamente con residenza fiscale in Italia”, ha aggiunto l’a.d. italo-canadese. La holding in Olanda servirà per pagare i dividendi ai soci Usa.

A margine della presentazione della Nuova 500 al Lingotto di Torino, Marchionne ha dichiarato che i target 2015 di Fca “sono confermati”, con ricavi a circa 108 miliardi di euro e un utile netto tra gli 1 e gli 1,2 miliardi e un indebitamento netto industriale tra 7,5 e 8 miliardi. Questo nonostante il Brasile, dove per l’indebolimento del mercato il gruppo ha registrato un calo delle vendite 28% a giugno, con una flessione 31% da inizio anno. “Avevamo previsto che il mercato sudamericano sarebbe stato debole, resto convinto che si riprenderà nel quarto trimestre”, ha spiegato il manager italo-canadese.

“Ne pagheremo le conseguenze, la vita continua”, ha risposto Marchionne a chi gli chiedeva a proposito dei maxi-richiami di Fca Us negli Stati Uniti. Chrysler “in alcuni casi non ha rispettato le regole. Siamo pienamente consapevoli di questo, prenderemo tutte le misure necessarie per portare l’azienda in conformità alle regole nuove”, ha sottolineato, senza fornire alcuna stima sui costi dei richiami che potrebbero essere comunicati con l’uscita dei conti del secondo trimestre di Fca.

Marchionne ha parlato anche della crisi greca, che “credo che preoccupi tutti”, perché “non ci sarà una bella fine qualunque cosa succeda domenica” con il referendum indetto dal governo Tsipras sulle proposte, scadute il 30 giugno, dei creditori internazionali. “Non importa chi vince, se i ‘sì’ o i ‘no’, sono tutte scelte estreme portate all’orlo del processo, in un mondo razionale non esiste”, ha affermato l’a.d., aggiungendo che bisognava intervenire “due anni fa”, prima di questa situazione di “agonia” che sta “martoriando” i mercati.

Marchionne è tornato anche sulla necessità di consolidamenti nel settore auto, precisando di non avere novità sul caso GM. “Niente da dire su General Motors. Il discorso sul consolidamento resta comunque valido, nussuno ha messo in dubbio la sua logica economica”, ha detto. E alla domanda se Suzuki, dopo la possibile risoluzione dell’arbitrato tra la casa giapponese e la Volkswagen, possa diventare un partner, Marchionne ha risposto che “è prematuro rispondere, non sappiamo come si risolverà” la questione.

Sulla Nuova 500, che sarà in vendita da subito in Italia, Marchionne ha insistito sull’unicità del modello: “Non credo che la Fiat 500 abbia concorrenti, è una macchina unica. E lo dico anche se non voglio fare lo spaccone. La gente la compra perché è la 500”. La vettura è prodotta in Polonia, a Tychy, e in Messico, a Touluca, per il mercato del Nord America. Il prezzo in Italia sarà a partire da 13.600 euro per la versione Pop 1.2 69 Cv. Secondo Marchionne c’è anche “spazio” anche per una versione ‘cinque porte’, che Fca sta valutando. La Nuova 500 arriverà in Germania, Austria, Svizzera, Belgio e Francia, e a settembre sarà lanciata nella versione con la guida a destra.

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