Bruxelles (Belgio), 25 feb. (LaPresse) – “Nei fatti, abbiamo già visto alcuni effetti positivi dalle nostre misure” e le codizioni finanziari nei mercati monetari e obbligazionari “si sono allentate ulteriormente”. Lo afferma il presidente della Bce, Mario Draghi, intervenendo di fronte all’Europarlamento. “Di conseguenza – sottolinea Draghi – i tassi sui prestiti a famiglie e imprese sono scesi ulteriormente”.
UNIONE MONETARIA ANCORA A RISCHIO, RIFORME DECISIVE – Il successo a “lungo termine” dell’unione monetaria, ha precisato Draghi, “è ancora a rischio” perché “la convergenza economica non è stata così sostenibile come è stato auspicato fin dall’inizio”. Secondo Draghi sono necessarie “la solidità delle finanze pubbliche e, in particolare nella congiuntura attuale, le riforme” che sono “decisive delle loro strutture economiche” che sono “decisive” per “diventare più resistenti”.
SERVE PIÙ CONDIVISIONE SOVRANITÀ IN ISTITUZIONI COMUNI – “Nel medio-lungo termine – ha aggiunto – abbiamo bisogno di passare da un sistema di regole e linee guida per l’elaborazione delle politiche economiche nazionali a un sistema di ulteriore condivisione della sovranità all’interno delle istituzioni comuni, in modo da rafforzare la nostra gestione della politica economica”.
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