Milano, 19 giu. (LaPresse/Finanza.com) – Piazza Affari ha chiuso in rialzo all’indomani della Federal Reserve che ha lasciato invariati i tassi d’interesse e ha ridotto di ulteriori 10 miliardi di dollari il suo piano mensile di acquisto titolo portandolo a 35 miliardi di dollari. La Banca centrale Usa si è inoltre impegnata a mantenere la sua politica monetaria accomodante per un lungo periodo. Sullo sfondo si staglia il nuovo rischio default dell’Argentina dopo che il governo di Buenos Aires ha annunciato che non riuscirà a onorare la prossima scadenza del suo debito ristrutturato. Ancora in salita il prezzo del Brent che è salito fino a sfiorare quota 115 dollari al barile. Sul secondario lo spread Btp-Bund si è spinto fino a 160 punti base, con il rendimento del bond decennale italiano che ha superato il 2,90%. In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha chiuso con un rialzo dello 0,85% a 22.216,63 punti.
E’ proseguito l’andamento volatile del titolo Montepaschi nella seconda settimana del maxi aumento di capitale da 5 miliardi di euro. Oggi l’azione Mps ha mostrato un tonfo del 14,56% a 2,088 euro dopo aver perso ieri oltre 4 punti percentuali e dopo i forti guadagni registrati nelle sedute di lunedì e martedì. Nel resto del comparto bancario le vendite hanno colpito anche Popolare dell’Emilia Romagna (-4,17% a 7,69 euro), Popolare di Milano (-0,66% a 0,674 euro) e Intesa SanPaolo (-0,65% a 2,424 euro). Positive invece Mediobanca (+1,68% a 7,825 euro) e Unicredit (+1,26% a 6,78 euro). Ben comprati i colossi pubblici dell’energia. Eni è avanzata del 2,55% a 20,04 euro dopo aver raggiunto il traguardo di produzione di 25 mila barili di olio al giorno dal campo di Nikaitchuq, operato dalla compagnia con la quota del 100%. Il giacimento, situato offshore nel North Slope dell’Alaska in una profondità d’acqua di tre metri, detiene riserve stimate in circa 200 milioni di barili di olio. Gli acquisti hanno premiato anche Enel che ha segnato un progresso dell’1,96% a 4,46 euro. Tonica Finmeccanica (+3,91% a 6,51 euro) dopo aver smentito categoricamente le indiscrezioni circa un’eventuale incorporazione della controllata AnsaldoBreda. Buzzi Unicem è avanzata dello 0,52% a 13,33 euro dopo che gli analisti di Jefferies hanno riavviato la copertura sul titolo del gruppo del cemento con giudizio d’acquisto (buy).
Marcia indietro di Mediaset (-1,21% a 3,568 euro) dopo che ieri Telefonica aveva presentato un’offerta vincolante per il 22% della pay-tv Digital Plus detenuto da Mediaset a un prezzo di 295 milioni di euro che potrebbe salire a 355 milioni. Mediaset Espana riceverebbe infatti 10 milioni di euro addizionali in seguito al completamento dell’acquisizione da parte di Telefonica del 56% di Digital+ detenuto da Prisa e un importo ulteriore fino a 20 milioni in funzione dell’evoluzione dei clienti della pay tv in Spagna per un periodo di quattro anni.
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