Borsa, Milano chiude in calo: giù Telecom, Campari e Autogrill

Borsa, Milano chiude in calo: giù Telecom, Campari e Autogrill

Milano, 13 mag. (LaPresse/Finanza.com) – Piazza Affari ha chiuso in ribasso nonostante il nuovo record a Wall Street dell’indice S&P500, che ha superato per la prima volta la soglia dei 1.900 punti. Un record ottenuto nonostante il deludente dato sulle vendite al dettaglio Usa di aprile, cresciute dello 0,1% contro attese che indicavano un rialzo dello 0,4%. In mattina erano arrivate altre indicazioni deludenti dal fronte macroeconomico: l’indice Zew tedesco è sceso a maggio a 33,1 punti (attese a 40 punti), mentre in Cina la produzione industriale è cresciuta dell’8,7% (+8,9% le stime) e le vendite al dettaglio hanno segnato un progresso dell’11,9% (+12% le attese). Sempre questa mattina il Tesoro ha collocato con successo tutti i 6,25 miliardi di Btp messi in asta questa mattina: il rendimento del titolo triennale si è attestato all’1,07%, in rialzo dal minimo storico dello 0,93%. In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha chiuso con un ribasso dell’1,11% a 21.255 punti.

Le vendite hanno colpito i titoli del comparto bancario: Banco Popolare ha ceduto l’1,66% a 13 euro, Popolare dell’Emilia Romagna il 2,53% a 7,485 euro, Intesa SanPaolo l’1,25% a 2,354 euro, Ubi Banca l’1,77% a 6,38 euro, Unicredit l’1,10% a 6,24 euro. Montepaschi (-0,70% a 23,97 euro) ha tirato il freno dopo la brillante performance di ieri e i conti trimestrali pubblicati a mercati chiusi. La banca senese ha chiuso i primi tre mesi del 2014 con una perdita di 174,1 milioni di euro in scia “a significative componenti non ricorrenti” legate ai Monti Bond. “Nonostante questo, la profittabilità è in recupero soprattutto grazie al net interest income che ha beneficiato di bassi costi del funding”, hanno scritto gli esperti di Deutsche Bank secondo qui il recupero del Monte sarà più visibile dopo l’esecuzione dell’aumento di capitale. Gli analisti hanno confermato la raccomandazione hold su Rocca Salimbeni.Male Campari (-3,78% a 5,97 euro) dopo aver chiuso il primo trimestre con vendite pari a 288,7 milioni di euro, in diminuzione dell’8,4% dai 315,2 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. In deciso calo anche i margini: l’Ebitda si è attestato a 46,1 milioni di euro (-24,4% da 61 milioni), mentre l’Ebit ha mostrato una contrazione del 27,6% a 37,3 milioni di euro. L’utile lordo del gruppo milanese del beverage si è attestato a 20,7 milioni di euro, praticamente dimezzato dai 39,4 milioni del primo trimestre del 2013. Debole anche Autogrill (-2,03% a 6,50 euro) che nei primi tre mesi del 2014 ha migliorato la perdita a 36,6 milioni di euro dai 40,9 milioni di un anno fa. Si è affievolita la speculazione su Mediaset che ha archiviato la seduta con un ribasso dello 0,90% a 3,71 euro.

Forti vendite su Telecom Italia (-5,18% a 0,877 euro) dopo la pubblicazione dei conti del primo trimestre, archiviato con un utile netto in calo del 39% a 222 milioni di euro. Il risultato è peggiore delle attese degli analisti che indicavano 337,7 milioni. L’indebitamento finanziario a fine marzo è pari a 27,53 miliardi, in aumento di 722 milioni rispetto ai 26,8 miliardi di fine 2013. Ben comprata Prysmian (+2,99% a 16,16 euro) che ha beneficiato dell’upgrade di Berenberg a buy da hold. “A seguito dei risultati di primo trimestre, in cui è stato incluso il costo di 37 milioni di euro legato al progetto del cavo sottomarino Western Link, il prezzo dell’azione ha ritracciato di oltre il 15% e noi vediamo in questo un’opportunità di acquisto”, hanno spiegato gli esperti.

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