Milano, 19 mar. (LaPresse/Finanza.com) – Piazza Affari ha chiuso in ribasso una seduta di attesa per le decisioni della Federal Reserve e per le parole del governatore Janet Yellen alle ore 19,30. Il mercato si attende un proseguimento del tapering, ovvero la riduzione graduale del programma mensile di acquisto titoli della Banca centrale Usa. Secondo il 76% degli economisti interpellati dal sondaggio di Bloomberg News il braccio operativo della banca centrale Usa potrebbe decidere di muoversi verso una “guidance più qualitativa”: non più legata a un solo dato (ovvero il 6,5% del tasso di disoccupazione), ma anche ad altri indicatori economici. Sullo sfondo restano le tensioni in Ucraina dopo che ieri Putin ha firmato l’annessione della Crimea alla Russia e la Casa Bianca ha convocato una riunione del G7 per la prossima settimana per fornire ulteriori risposte a Mosca. Nell’attesa della Fed a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha chiuso con un ribasso dello 0,29% a 20.976,99 punti.

Nel comparto bancario i riflettori sono rimasti puntati sul Montepaschi (-2,03% a 0,241 euro) La Fondazione Mps ha ceduto il 12% del Montepaschi, portando a casa 335 milioni di euro che saranno destinati ad estinguere il debito dell’ente senese nei confronti con le banche. Dopo l’operazione, avvenuta attraverso un “accelerated bookbuilding”, Palazzo Sansedoni si trova in mano il 15,07% di Rocca Salimbeni. In territorio negativo sono finite anche Banco Popolare (-1,25% a 17,37 euro) e Unicredit (-0,77% a 6,48 euro). Positiva invece la Popolare di Milano (+0,37% a 0,6825 euro) con il consigliere delegato Giuseppe Castagna che si è detto fiducioso in merito al prossimo aumento di capitale da 500 milioni che piazza Meda effettuerà tra fine aprile e inizio maggio. Segno più per Intesa SanPaolo (+0,98% a 2,262 euro) e meno per Mediobanca (-0,51% a 7,785 euro). Enel è avanzata dello 0,34% a 4,10 euro con gli analisti di Deutsche Bank che hanno analizzato il piano industriale che prevede investimenti da 25,7 miliardi di euro previsto entro il 2018 e un tasso di crescita annuo dell’utile netto del 10%. Tuttavia gli esperti vedono un rischio su questi utili nel caso in cui il management non riesca a portare a termine il programma di acquisto delle minority in corso. Il piano è quello di investire 9,7 miliardi di euro tra acquisto delle minoranze e acquisizioni, finanziato da 6 miliardi di cessioni e free cash flow. A detta di Deutsche Bank questa è una strategia interessante ma non facile da portare avanti. Non si è arrestato il trend ribassista di Pirelli che ha lasciato sul parterre il 2,11% a 11,11 euro.

Debole Snam (-0,62% a 4,174 euro) dopo la presentazione del piano strategico 2014.2017 da cui è emerso un piano di investimenti in Italia nel quadriennio da 6 miliardi di euro, di cui 1,3 miliardi nel 2014. Il piano prevede un incremento della lunghezza della rete di trasporto di circa 1.000 km e un incremento della potenza installata nelle centrali di compressione di circa 130 megawatt. Yoox è rimbalzata dopo la deludente performance di ieri. Il titolo, dopo aver lasciato sul parterre oltre 3 punti percentuali, oggi è salito dello 0,21% a 28,19 euro. Ieri a pesare sull’andamento di Yoox il taglio delle stime sui margini per il 2014 e il 2015 deciso dalla concorrente britannica Asos, che ha inoltre visto la crescita dei ricavi rallentare a +26% nei primi due mesi del 2014 rispetto al +38% medio degli ultimi quattro mesi del 2013.

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