Roma, 10 mar. (LaPresse) – Il mercato immobiliare residenziale in Italia ha mostrato nel 2013 un tonfo del 9,2% rispetto all’anno precedente, a 403.124 compravendite, tornando sotto i livelli del 1985, quando le abitazioni compravendute erano state circa 430 mila. E’ quanto emerge dall’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzie delle entrate. Nel 2013 complessivamente il valore di scambio delle abitazioni compravendute in Italia è stato stimato pari a 66,8 miliardi di euro, circa 8 miliardi in meno del 2012, con un calo del 10,7%.

Il totale del mercato, includendo non solo le compravendite su immobili residenziale, ha registrato un calo dell’8,9% nel 2013, con in particolare sofferenza il terziario (-11%). Il valore medio stimato di un’abitazione compravenduta nel secondo semestre 2013 è pari a circa 164 mila euro; tale valore è di circa 220 mila euro al Centro e risulta inferiore ai 115 mila euro nelle Isole. L’Agenzia delle entrate sottolina che nelle aree il valore medio di acquisto di un’abitazione risulta ovunque in diminuzione rispetto al precedente semestre. Sempre nel secondo semestre si stima che la spesa per l’acquisto di abitazioni, al netto degli oneri di transazione e delle relative imposte, è di 32,8 miliardi di euro, circa 3 miliardi di euro in meno rispetto allo stesso semestre del 2012 (-8,4%).

Il mercato immobiliare italiano, nel quarto trimestre 2013, presenta ancora un segno negativo, con un calo complessivo pari a -7,5%. Il tasso tendenziale delle compravendite risulta pertanto nuovamente regredire (-6,6% il calo registrato nel terzo trimestre 2013). “Quanto riscontrato – sottolinea l’Agenzia – dipende in parte dagli effetti che ha avuto sul mercato l’entrata in vigore, il primo gennaio 2014, del nuovo regime delle imposte di registro, ipotecaria e catastale applicabile agli atti di trasferimento a titolo oneroso di diritti reali immobiliari. A partire da tale data, infatti, per la generalità dei trasferimenti immobiliari, la nuova disciplina risulta normalmente più vantaggiosa e deve avere, per questo, indotto gli acquirenti a traslare la stipula degli atti di compravendita al 2014”. In particolare, sulla base dei primi dati provvisori, disponibili ad oggi, il tasso di variazione tendenziale del periodo ottobre 2013 – gennaio 2014 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ottobre 2012 – gennaio 2013, risulta per il totale delle unità immobiliari compravendute pari a -5,3%.

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