Torino, 17 feb. (LaPresse) – “Personalmente sono rammaricato che un messaggio nato per essere di incoraggiamento alla fine sia stato interpretato come un segnale di mancanza di fiducia nei giovani”. Lo afferma il presidente di Fiat, John Elkann, intervenendo sul sito della Fondazione Agnelli, di cui è vicepresidente, dopo le polemiche scatenate da una sua dichiarazione della scorsa settimana nel corso di un incontro con gli studenti di Sondrio. Per Elkann il tema dei giovani e del lavoro “è troppo importante per farne occasione di polemiche demagogiche o di strumentalizzazioni”.

“Non credo e non ho mai detto che il problema della disoccupazione, quella dei giovani in particolare, non esista né che tutto dipenda dalla mancanza di determinazione di chi cerca lavoro”, precisa Elkann, che aggiunge che “ho invece posto l’accento su cosa è possibile, anzi si deve fare, proprio ora che la debolezza dell’attuale quadro economico, soprattutto in Italia, rende tutto più difficile”. Il vicepresidente della Fondazione Agnelli sottolinea che “si sente spesso dire che studiare non serve a niente, perché non garantisce un lavoro. Dati alla mano, le ricerche più attendibili in questo campo dicono il contrario: in media, secondo recenti rilevazioni Istat, chi ha un diploma di scuola superiore ha maggiori probabilità di trovare lavoro rispetto a chi si è fermato alla licenza media. E chi ha una laurea, ha ancora maggiore probabilità di trovare lavoro rispetto a un diplomato e nell’arco della vita migliori prospettive di carriera e di retribuzione”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata

Tag: ,