Milano, 18 set. (LaPresse/Finanza.com) – La Borsa di Milano ha chiuso in moderato rialzo in attesa delle decisioni della Federal Reserve al termine della due giorni di meeting. Alle ore 20:00 la Banca centrale Usa potrebbe infatti annunciare una riduzione di 10-15 miliardi di dollari del suo piano mensile di acquisto asset. Dal 2009 la Fed ha varato tre quantitative easing e quest’ultimo vede acquisti per 85 miliardi di dollari al mese. Resterà da vedere come reagiranno i mercati con Wall Street che continua a danzare sui massimi storici. I tassi d’interesse dovrebbero essere invece confermati allo 0-0,25% e la Fed potrebbe ribadire che la politica monetaria resterà accomodante per lungo tempo. A Francoforte il Dax ha aggiornato il record storico, mentre i massimi intraday del Ftse Mib (17.879 punti) rappresentano il top da fine gennaio. Dopo due sedute nelle quali ha regnato la cautela tra gli investitori, a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha guadagnato lo 0,30% a 17.804 punti.
Buzzi Unicem ha svettato con decisione sul paniere principale con un balzo del 5,74% a 11,98 euro in scia alla promozione di Goldman Sachs. Gli analisti della banca americana hanno alzato il giudizio sul titolo del gruppo del cemento a “conviction buy” dal precedente neutrale, mentre il target price è stato portato a 13,3 euro da 11,7 euro. “Le principali capacità del gruppo si trovano in mercato con fondamentali decisamente sottostimati che potrebbero favorire il miglioramento dei profitti nel lungo termine”, ha spiegato il broker che come catalyst di breve cita i volumi e i prezzi del cemento in Stati Uniti, Italia, Germania, Europa dell’est e Russia. Bene il comparto bancario: Ubi Banca ha guadagnato il 2,54% a 3,958 euro, Unicredit lo 0,80% a 4,812 euro, Banco Popolare lo 0,61% a 1,148 euro, Intesa SanPaolo l’1,36% a 1,645 euro, Montepaschi lo 0,72% a 0,209 euro. Mediobanca (+2,54% a 5,245 euro) ancora ben comprata dopo aver indossato ieri la maglia rosa sul Ftse Mib. L’istituto di piazzetta Cuccia ieri ha annunciato di aver archiviato l’esercizio 2012-2013 con una perdita di 180 milioni di euro. Si tratta del primo bilancio in rosso in 57 anni, ma gli analisti avevano previsto una perdita maggiore e pari a circa 200 milioni di euro. Sul risultato hanno pesato le svalutazioni sulle partecipazioni azionarie per 404 milioni, di cui 320 milioni su Telco, la holding che controlla Telecom Italia. Piazzetta Cuccia ha quindi confermato l’obiettivo di ridurre l’esposizione azionaria per ulteriori 1,5 miliardi nel triennio di piano. Tra i migliori di seduta anche Prysmian che pè avanzata del 2,53% a 17,86 euro. Vendite su Mediaset (-3,13% a 3,276 euro) in attesa del voto della Giunta per le elezioni del Senato che voterà sulle pregiudiziali e sulle proposte del relatore, Andrea Augello, che aveva ipotizzato di confermare l’elezione di Silvio Berlusconi. Le attese sono per una bocciatura sia delle pregiudiziali sia della relazione.
Sul fondo del paniere principale è finita anche Campari che ha lasciato sul parterre il 3,09% a 6,43 euro. Fitch ha confermato il rating di lungo termine su Fiat (+0,49% a 6,18 euro) a BB- e quello di breve termine a B con outlook negativo. La decisione, hanno spiegato gli analisti in una nota, riflette il debole profilo finanziario del gruppo torinese come anche lo scarso portafoglio prodotti esclusa Chrysler.
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