Milano, 2 set. (LaPresse/Finanza.com) – La Borsa di Milano ha archiviato in forte rialzo la prima seduta della settimana rimasta orfana di Wall Street, chiusa per festeggiare il Labor Day. Il listino meneghino ha beneficiato dell’allentamento delle tensioni in Siria, dopo che il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha rinviato la decisione in merito ad un intervento militare nel Paese mediorientale. Nuova linfa è giunta anche dai buoni dati sull’attività manifatturiera dell’Eurozona: l’indice pmi manifatturiero è infatti salito ad agosto a 51,4 punti, in lieve rialzo rispetto alla lettura preliminare pari a 51,3 punti, toccando così i massimi da due anni a questa parte. L’Italia non è da meno con l’indice pmi cresciuto a 51,3 punti da 50,4 di luglio sui massimi da maggio 2011. Buone notizie anche dal mercato obbligazionario, con lo spread Btp-Bund sceso in area 244 punti base e con il rendimento del Btp decennale al 4,34%. In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha mostrato un rialzo dell’1,84% a 16.988,57 punti mentre il Ftse All Share si è attestato a 18.064,62 punti in progresso dell’1,84%.
Telecom Italia, protagonista della giornata borsistica, ha chiuso con un incremento del 3,87% a 0,55 euro, dopo il rally messo a segno venerdì. Il titolo ha trovato spunto ancora una volta dal fermento scatenato dal riassetto nel settore tlc. A catalizzare l’attenzione è stato fra tutti l’imminente accordo tra Vodafone e Verizon da 130 miliardi di dollari riguardante la cessione della quota del 45% nella joint venture Verizon Wireless al colosso statunitense.Bene Eni (+1,39% a 17,52 euro), dopo che l’amministratore delegato Paolo Scaroni, ha discusso con il primo ministro iracheno il raggiungimento del target produttivo di Eni di 850 mila barili di petrolio al giorno nel 2016 nel giacimento petrolifero di Zubair.
In luce nel comparto bancario Monte dei Paschi (+1,10% a 0,221 euro), dopo che Antonella Mansi è stata eletta nuovo presidente della Fondazione Mps. Brillante Bper (+4,74% a 5,635 euro). In rialzo del 3,43% a 1,536 euro Intesa Sanpaolo, del 2,71% a 4,394 euro Unicredit, del 2,21% a 4,81 euro Mediobanca, del 2,23% a 1,10 euro Banco Popolare e dell’1,52% a 0,3862 euro la Popolare di Milano. Più contenuto il progresso di Ubi Banca (+0,27% a 3,66 euro). Positiva anche Fiat (+1,75% a 5,81 euro); il Lingotto ha comunicato alla Fiom-Cgil che accetterà la nomina dei suoi rappresentanti sindacali aziendali a seguito della sentenza della Corte Costituzionale del 23 luglio scorso. In questo modo il Lingotto intende “rispondere in maniera definitiva ad ogni ulteriore strumentale polemica in relazione all’applicazione della decisione della Suprema Corte”.
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