Milano, 23 ago. (LaPresse) – La Consob ha presentato un esposto lo scorso febbraio contro Monte dei Paschi alla procura di Siena per aver fornito informazioni “non veritiere o quanto meno omissive” in merito al finanziamento dell’operazione Antonveneta e alla presunta operazione in titoli di Stato (Btp) eseguita da Mps con Nomura. E’ quanto fa sapere il Codacons in una nota, in cui spiega che “i fatti contestati nell’esposto presentato dalla Consob si riferiscono, inter alias, a informazioni fornite da Mps il 23 aprile 2012, 24 aprile 2012, 10 maggio 2012, 25 giugno 2012, 6 luglio 2012, 20 luglio 2012 e 1 ottobre 2012, ovvero relative alla gestione attuale del presidente Alessandro Profumo e dell’amministratore delegato, Fabrizio Viola”.
Più nel dettaglio, scrive l’associazione, la Consob ha chiesto alla procura di aprire un’indagine contro Mps per ostacolo alla vigilanza. Inoltre, prosegue la nota, “nel secondo documento emerge che la Consob già a settembre 2012 aveva perfettamente riconosciuto che l’operazione eseguita dal Monte dei Paschi con Nomura poteva nascondere un credit default swap, per altro senza che la Consob sia tutt’oggi intervenuta per ingiungere a Mps di correggere il bilancio”. Il Codacons chiede al governo Letta e al ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, di “informare prontamente la Commissione europea e di includere nel piano di ristrutturazione, oltre gli interventi già richiesti dalla Commissione Almunia, anche la sostituzione degli attuali amministratori, non potendosi in alcun modo affidare l’implementazione del piano di ristrutturazione e con esso la gestione di 4 miliardi versati dai contribuenti ad amministratori che, secondo quanto affermato dalla Consob stessa, abbiano rilasciato informazioni ‘non veritiere o quanto meno omissive’ all’Autorità di vigilanza e al mercato”.
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