Milano, 20 ago. (LaPresse/Finanza.com) – La Borsa di Milano ha chiuso in ribasso con il Ftse Mib scivolato sotto la soglia dei 17.000 punti, violata per la prima volta dal 7 agosto. L’attesa degli investitori è per i verbali dell’ultima riunione della Federal Reserve, che verranno pubblicati domani sera, nei quali si cercherà di capire qualcosa in più sul possibile ridimensionamento del quantitative easing. I timori di un calo degli acquisti della Fed ha avuto ripercussioni notevoli sul valutario, come dimostrano i minimi storici toccati dalla rupia indiana sul dollaro e dai massimi a 6 mesi dell’euro sul biglietto verde. Sul secondario lo spread è salito oltre quota 245 punti base complici le dichiarazioni di ieri della Bundesbank, che non ha escluso un rialzo dei tassi d’interesse. Nel pomeriggio il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, ha dichiarato che la Grecia è ancora in una situazione difficile e avrà bisogno di un altro pacchetto di aiuti. In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha ceduto l’1,41% a 16.999 punti.
Le vendite si sono abbattute ancora sul comparto bancario: Mediobanca ha ceduto il 3,17% a 5,045 euro, Banco Popolare il 2,42% a euro, Unicredit l’1,46% a euro, Ubi Banca il 2% a 3,532 euro, Intesa SanPaolo lo 0,65% a 1,52 euro. Male il Montepaschi (-4,39% a 0,224 euro) in scia alla fumata nera in casa della Fondazione Mps, chiamata ad eleggere il nuovo presidente. La riunione dell’ente di Palazzo Sansedoni, durata oltre tre ore, ha dato esito negativo ed è stata quindi rinviata al prossimo 27 agosto alle ore 11. Secondo le principali agenzie di stampa i 13 componenti della deputazione generale avrebbero discusso dei curricula dei candidati, delle professionalità e delle competenze che i membri dovranno avere, senza però parlare di nomi. Questa mattina la stampa nazionale aveva fatto il nome di Lorenzo Bini Smaghi come il possibile nuovo presidente della Fondazione Mps. Seduta da dimenticare per Finmeccanica (-5,22% a 3,96 euro) che ha pagato le notizie provenienti del Belgio, secondo cui la compagnia ferroviaria belga Sncb avrebbe intenzione di avviare un’azione civile presso il tribunale di Utrech per richiedere un risarcimento danni pari a circa 20 milioni di euro ad AnsaldoBreda. Secondo voci di stampa, la vicenda riguarderebbe i treni ad alta velocità Fyra prodotti dalla controllata di Finmeccanica e operanti sulla tratta Bruxelles-Amsterdam. I treni modello V250 sono stati sospesi dalle autorità di controllo del Paese nordeuropeo per motivi di sicurezza a seguito di malfunzionamenti legati a condizioni di gelo e neve. Inoltre secondo quanto risulta all’agenzia russa Itar-Tass, il viceministro della Difesa russo, Iuri Borisov, avrebbe comunicato la rinuncia ad acquistare 35 elicotteri Aw-139 di Agusta Westland, altra controllata di Finmeccanica, perché considerati troppo cari.
Ancora male Atlantia (-1,56% a 13,92 euro) che come ieri non ha sfruttato le indicazioni dell’ad Giovanni Castellucci, secondo cui i dati sul traffico autostradale sono in miglioramento rispetto ad un anno fa. Fiat (-2,65% a 6,05 euro) non ha sfruttato i dati della Jato Dynamics, secondo cui in luglio le vendite di auto in Europa sono cresciute del 4,9% a 1.023.086 unità. Tra i cinque maggiori mercati, quello italiano è stato il solo a registrare una flessione, pari all’1,8%, mentre Fiat ha venduto in Europa 47.476 vetture, il 2,3% in più rispetto ad un anno fa. Vendite anche sulla galassia Enel: la casa madre ha ceduto l’1,74% a 2,594 euro, mentre la controllata Enel Green Power ha lasciato sul parterre il 3,03% a 1,666 euro.
EUROPA IN CALO. Chiusura negativa per le principali Borse europee. L’indice Ftse 100 di Londra perde lo 0,19% a 6.453,46 punti, il Dax di Francoforte lascia lo 0,79% a 8.300,03 punti e il Cac40 di Parigi mostra un calo dell’1,35% a 4.028,93 punti. A Madrid l’indice Ibex arretra dell’1,79% a 8.502,4 punti.
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