Roma, 11 mag. (LaPresse) – Circa 178mila posti di lavoro sono a rischio nei prossimi mesi. E’ l’allarme lanciato dalla Cisl. Secondo i dati del sindacato le ore di cassa integrazione ad aprile sono il 3,1% in più rispetto a marzo 2013 ed il 16% rispetto ad aprile 2012. L’aumento complessivo corrisponde ad andamenti diseguali delle tre tipologie: mentre la cassa integrazione ordinaria registra un aumento del 30,9% rispetto ad aprile 2012 e la cassa straordinaria cresce addirittura del 92,2%. “Siamo nel momento più drammatico della crisi. Non occorre rimettere in discussione le regole sul lavoro, ma occorono di politiche per la crescita”, commenta il segretario confederale Luigi Sbarra.
Le ore autorizzate di cassa in deroga sono 6,8 milioni, segnando una riduzione del 76,5% rispetto ad aprile dello scorso anno, dovuta ai problemi di finanziamento emersi negli ultimi mesi che hanno causato il blocco delle autorizzazioni. I valori dei primi quattro mesi del 2013 si mantengono comunque assai elevati, nonostante il dato complessivo sia ampiamente sottovalutato a causa della riduzione fittizia delle ore di cassa in deroga, evidenziando, rispetto allo stesso periodo del 2012, un aumento del 13%. Il dato di aprile è il più alto dall’inizio dell’anno, avendo di nuovo raggiunto la soglia dei 100 milioni di ore, attorno alla quale il numero di ore di cig oscilla sin dal 2010, e potrebbe esplodere nei prossimi mesi, in seguito all’atteso rifinanziamento che porterebbe ad approvare le domande di cassa integrazione in deroga giacenti da mesi.
A livello settoriale si evidenzia un marcato aumento nel settore industriale (+16%), nell’edilizia (25,3%) e nell’artigianato (+19,2%). A livello territoriale, le ore di cassa autorizzate mostrano un lieve aumento al Nord (+2,4%), un più marcato aumento al Centro (+40,6%), un calo del 22,7% nel Mezzogiorno, dovuto in gran parte dalla cassa integrazione in deroga.
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