Milano, 10 apr. (laPresse/Finanza.com) – La Borsa di Milano ha chiuso in deciso rialzo, trascinata dalla brillante performance del comparto bancario, e lo spread si è riportato in area 300 punti base. Il listino ha aumentato i guadagni dopo l’avvio di Wall Street, dove il Dow Jones e l’S&P 500 hanno fatto registrare nuovi massimi storici. A sorpresa i verbali dell’ultima riunione della Fed sono stati pubblicati prima dell’opening bell. La Banca centrale americana ha deciso di proseguire il quantitative easing da 85 miliardi di dollari al mese, ma al suo interno sono cresciuti i dubbi sulla necessità di proseguire a lungo il piano di acquisto asset. A favorire l’ascesa di Piazza Affari anche il successo della prima asta di aprile con il Tesoro che ha collocato Bot a 3 e 12 mesi per 11 miliardi di euro. Il rendimento del titolo annuale è tornato sotto l’1%. Sul mercato si è sentita la voce di Pimco che per la prima volta da mesi ha consigliato di acquistare Treasury americani decennali. Un cambio di rotta motivato dall’aggressiva politica monetaria della Bank of Japan, che potrebbe spingere gli investitori giapponesi a cercare ritorni più elevati sui bond di altri Paesi.

In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha guadagnato il 3,19% a 15.928 punti. Acquisti sostenuti sui titoli del comparto bancario: Banco Popolare ha guadagnato il 9,68% a 1,014 euro, Monte dei Paschi il 14,73% a 0,19 euro, Popolare di Milano il 6,36% a 0,526 euro, Unicredit il 5,67% a 3,54 euro, Mediobanca il 5,36% a 4,406 euro, Ubi Banca il 5,75% a 2,908 euro, Intesa SanPaolo il 4,47% a 1,262 euro. Brillante anche le società del risparmio gestito: Mediolanum ha mostrato un progresso del 4,57% a 4,208 euro, mentre Azimut è avanzata del 5,91% a 13,43 euro in scia all’upgrade di BofA Merrill Lynch. Il broker Usa ha alzato la raccomandazione su Azimut a buy dal precedente neutral. Tra i migliori anche Fiat (+7,38% a 4,336 euro) all’indomani dell’assemblea degli azionisti. Telecom Italia si è ripresa sul finale di seduta chiudendo con un progresso dell’1,01% a 0,602 euro. Ieri sera Telco, la holding che controlla Telecom, ha fatto sapere di “non aver avuto alcun contatto, neppure informale, con il gruppo Hutchinson Whampoa o con Telecom Italia e che non sono stati ricevuti o scambiati documenti sul tema in oggetto”.

Domani la palla passerà al Cda di Telecom Italia, che dovrà studiare le prossime mosse dopo aver confermato i contatti preliminari non vincolanti con la cinese Hutchinson Wampoa per studiare un’eventuale integrazione con 3Italia. Eni è finita sotto i riflettori. Il Mozambico, come riportato dalla stampa, avrebbe deciso di alzare la tassazione sui capital gain delle cessioni di asset del business upstream al 32 per cento. La scorsa settimana questa testata aveva riportato le voci circa l’intenzione del Governo del Mozambico di alzare la tassazione sui 4,2 miliardi di dollari che il gruppo italiano incasserà dalla vendita del 20% del giacimento di gas Area 4 alla cinese Cnpc. Il titolo Eni ha comunque chiuso con un rialzo dell’1,34% a 18,10 euro.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata