Milano, 17 dic. (LaPresse) – Chiude in moderato rialzo la Borsa di Milano. L’indice Ftse Mib sale dello 0,61% a 16.004,73 punti e il Ftse All-Share avanza dello 0,6% a 16.896,12 punti. La mattinata di scambi sul versante europeo si è aperta con gli influssi provenienti dal Giappone. Dopo le elezioni che hanno riportato al governo i conservatori l’indice Nikkei è risalito dello 0,94% avvicinandosi alla soglia dei 10 mila punti. Il mercato attende infatti le misure per la ripresa annunciate in campagna elettorale dal liberaldemocratico Shinzo Abe. Sul versante europeo il rapporto della Commissione Ue sullo stato di avanzamento del programma di risanamento greco ha mostrato che Atene è in ritardo sui target che riguardano le entrate tributarie. Nel pomeriggio il presidente della Bce, Mario Draghi, è intervenuto di fronte all’Europarlamento affermando che l’economia resterà debole anche nel 2013, ma ci sarà una ripresa “molto graduale” dalla seconda metà del prossimo anno. In questo contesto chiusura mista per le principali Borse europee. Il Ftse 100 di Londra perde lo 0,16% a 5.912,15 punti, il Dax di Francoforte avanza dello 0,11% a 7.604,94 punti e il Cac 40 di Parigi arretra dello 0,14% a 3.638,1 punti. A Madrid l’indice Ibex guadagna lo 0,2% a 8.040,3 punti, mentre ad Atene l’Athex lascia l’1,47% a 844,46 punti.
Nel comparto bancario riflettori puntati su Monte dei Paschi. Rocca Salimbeni balza del 6,09% a 0,2161 punti, dopo il via libera della Commissione Ue ai Monti Bond, necessari “per preservare la stabilità del sistema finanziario italiano”. Bruxelles ha dato tuttavia sei mesi a Mps per presentare un piano di ristrutturazione. Nel resto del comparto salgono Bper (+3,22% a 5,07 euro), Popolare di Milano (+1,39% a 0,4365 euro), Banco Popolare (+2,6% a 1,182 euro), Intesa Sanpaolo (+0,63% a 1,284 euro), Ubi Banca (+1,76% a 3,246 euro), Unicredit (+0,28% a 3,57 euro) e Mediobanca (+2,28% a 4,39 euro), che resiste alle ipotesi di stampa su un aumento di capitale.
Nuovo colpo di scena nel riassetto a monte di Pirelli (-0,17% a 8,895 euro). Nella Mtp Sapa, l’accomandita di Marco Tronchetti Provera al vertice della catena di controllo (azionista di riferimento di Gpi, a sua volta titolare del 44% di Camfin) del gruppo dei pneumatici, entrano Rottapharm (Rovati) e Sigieri Diaz Pallavicini con una quota complessiva di circa il 28%, pagando 40 milioni di euro. Fuori dal paniere principale, Camfin cede l’1,25% a 0,551 euro. Tornando al Mib, brillante la galassia Agnelli, trainata dal rimbalzo di Fiat (+3,36% a 3,752 euro). Seguono Exor (+1,28% a 19,04 euro) e Fiat Industrial (+0,49% a 8,275 euro). Bene anche Eni (+0,39%), Finmeccanica (+1,3%) e Generali (+0,76%).
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