Milano, 14 nov. (LaPresse) – Giornata debole per la Borsa di Milano, che chiude in calo con il Ftse Mib che perde lo 0,52% a 15.252,93 punti e il Ftse All-Share che mostra un ribasso dello 0,53% a 16.124,51 punti. Sui listini continuano a pesare i timori sul precipizio fiscale che potrebbe scattare negli Stati Uniti e sullo stallo per la nuova tranche di aiuti internazionali da 31,5 miliardi di euro necessari alla Grecia per evitare il default. Negativi anche i dati macro da Washington. Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono diminuite a ottobre dello 0,3% su mese dopo tre mesi di aumenti, mostrando un calo peggiore dello 0,1% stimato dagli analisti. Inoltre i prezzi alla produzione sono calati dello 0,2% a ottobre, segnando il primo calo da maggio e a seguito dei balzi dell’1,1% a settembre e dell’1,7% ad agosto. Segnali pessimisti per i mercati sono arrivati anche dalle parole del governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, che ha spiegato oggi che finché ci sarà un deficit di bilancio il debito pubblico italiano è destinato automaticamente a registrare continui record dopo quello di settembre, quando il monte è arrivato a sfiorare i 2 mila miliardi di euro. In questo contesto, lo spread Btp-Bund rimane poco mosso a 362 punti base, anche in virtù del calo dei tassi in un’asta di titoli trinennali del Tesoro italiano, mentre le principali Borse europee terminano la seduta in rosso. L’indice Ftse 100 di Londra perde l’1,11% a 5.722,01 punti, il Dax di Francoforte lascia lo 0,94% a 7.101,92 punti e il Cac 40 di Parigi mostra un calo dello 0,89% a 3.400,02 punti. A Madrid l’indice Ibex chiude in ribasso dello 0,27% a 7.673 punti, mentre ad Atene l’Athex sale del 2,45% a 794,72 punti.
Soffre il comparto bancario. Affonda Monte dei Paschi (-5,14% a 0,201 euro), dopo la diffusione dei conti dei primi nove mesi del 2012, che mostrano una perdita netta a circa 1.665 milioni di euro, contro i 303,5 milioni di utile dello stesso periodo dello scorso anno. Cedono anche Bper (-3,1% a 4,184 euro), Popolare di Milano (-3,38% a 0,3912 euro), Banco Popolare (-2,82% a 1,138 euro), Intesa Sanpaolo (-1,75% a 1,234 euro), Mediobanca (-1,65% a 4,412 euro), Ubi Banca (-2,38% a 2,794 euro) e Unicredit (-2,21% a 3,444 euro).
Mediaset (-2,9% a 1,238 euro) paga i conti diffusi ieri a mercati chiusi, che hanno registrato una perdita netta di 45 milioni di euro al terzo trimestre di esercizio. Tra gli altri titoli, salgono Enel (+2,18%), Impregilo (+0,53%), Telecom Italia (+0,97%), Stm (+1,55%), Terna (+1,32%), Salvatore Ferragamo (+1,07%) e Fiat Industrial (+0,75%). Cedono Saipem (-2,88%), Pirelli (-2,31%), Tod’s (-2,05%) e Fiat (-2,56%). Brillante A2A, che sale del 4,06% a 0,3866 punti. Bene anche Exor (+0,82% a 19,64 euro). La holding della famiglia Agnelli ha chiuso il terzo trimestre 2012 con un utile consolidato in crescita del 64,3% a 71,8 milioni di euro, a fronte dei 7,5 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. Fuori dal paniere principale cadono Fonsai (-3,45% a 0,8955 euro) e Unipol (-1,9% a 1,654 euro).
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata