Roma, 15 ott. (LaPresse) – La legge di stabilità con una mano dà agli italiani 5 miliardi e con l’altra se ne riprende 7,5. E’ l’allarme lanciato da Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia di Mestre, intervenuto a ‘La telefonata’ di Belpietro su Canale 5. Con la riduzione dell’Irpef, spiega, lo Stato rinuncerà a circa 5 miliardi di euro di entrate. Con l’aumento dell’Iva, invece, ne incasserà 6,5 in più. Non solo ma, ha aggiunto, un altro miliardo di maggiori entrate arriveranno dall’aumento della franchigia su detrazioni e deduzioni. Il risultato, quindi, ha spiegato, è uno sbilancio di due miliardi e mezzo di euro.

“E’ una manovra ingiusta – ha concluso – perché i meno abbienti, gli incapienti, quelli al di sotto degli ottomila euro, i cassaintegrati e le casalinghe, non riceveranno nulla dalla riduzione dell’Irpef ma si troveranno i rincari legati all’aumento dell’Iva come tutti gli altri. Si capisce che questa manovra gli è sfuggita di mano. Le cose non si fanno di notte, a volte bisognerebbe aspettare il mattino”, ha concluso con una battuta riferita alla tarda ora alla quale è terminato il consiglio dei ministri che ha varato il decreto.

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