Roma, 10 ott. (LaPresse) – Con l’aumento dell’Iva da luglio 2013 è verosimile una riduzione dei consumi l’anno prossimo, rispetto allo scenario di base (-0,8%), di un ulteriore decimo di punto (-0,9%). Lo calcola Confcommercio, commentando gli effetti della Legge di stabilità presentata dal governo. Secondo l’associazione l’inflazione passerà nella media 2013 prevista del +1,8% al +2,2%, e “ridurrà il valore, in termini di potere d’acquisto, di tutti i risparmi attualmente detenuti dalle famiglie”. Confcommercio spiega che i consumi si contrarranno ancora nel 2014, con l’impatto dell’aumento Iva quantificabile complessivamente in 3-4 decimi di punto (quindi da +0,5 a +0,1-0,2%).
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