Milano, 17 ago. (LaPresse) – “Tecnologie europee per bonificare senza chiudere il sito” è la soluzione che il ministro dell’Ambiente Corrado Clini prospetta in una lettera su ‘Il Sole 24 ore’ per cercare una soluzione alla vicenda dell’Ilva di Taranto. Il ministro cita la pubblicazione da parte della Commissione Ue, l’8 marzo 2012, della “lista delle migliori tecnologie disponibili (Bat) nel settore della siderurgia”. “La decisione della commissione – si legge nel testo della lettera pubblicata dal quotidiano economico -prevede che l’impiego delle Bat sia prescritto a tutti gli impianti europei, nelle nuove Aia o nella revisione delle Aia (Autorizzazione integrata ambientale) già rilasciate, a partire dal 2016”. “Senza attendere il termine del 2016, ho dato immediate disposizioni, nello stesso mese di marzo, di riaprire la procedura di Aia per tenere conto delle novità europee (Bat)”, ma “l’Ilva si è opposta a questa mia decisione facendo ricorso. Solo recentemente, grazie al nuovo amministratore – il prefetto Ferrante -, l’azienda ha scelto di ritirare l’azione giudiziaria contro il ministero dell’Ambiente”. Clini ricorda di aver assunto “preciso e pubblico impegno a concludere l’iter per il rilascio della nuova Aia entro il prossimo 30 settembre”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata

Tag: