Bruxelles (Belgio), 14 ago. (LaPresse) – Male sia il Pil sia la produzione industriale dell’eurozona. Nel secondo trimestre dell’anno, spiega l’Eurostat, il Pil dei Paesi dell’area euro ha registrato una contrazione dello 0,2% rispetto al trimestre precedente. Stesso dato per i 27 Paesi dell’Unione europea. Se paragonata al secondo trimestre del 2011, invece, la contrazione dell’eurozona è dello 0,4%, mentre quella dell’Ue rimane allo 0,2%. Per quanto riguarda la produzione industriale, a giugno è calata dello 0,6% rispetto al mese precedente per l’area euro e dello 0,9% per i 27 Paesi dell’Unione europea. A maggio era cresciuta rispettivamente dello 0,9% e dello 0,8%. Dato negativo anche su base annua: rispetto a giugno del 2011 è calata del 2,1% nell’Eurozona e del 2,2% nell’Ue 27.
Tra i risultati più gravi, il crollo dell’Italia che a giugno 2012 ha registrato un -8,2% rispetto allo stesso mese del 2011. Il dato peggiore sia rispetto all’intera Europa a 27 (-2,2%) e sia dell’Eurozona (-2,1%). L’Eurostat sottolinea anche che la produzione industriale è diminuita in 12 Paesi, aumentata in 8 ed è rimasta stabile in Grecia. Oltre all’Italia, i crolli maggiori ci sono stati in Spagna (-6,3%), nel Regno Unito Unito (-4,6%) e in Portogallo (-4,4%), e gli aumenti più elevati in Irlanda (+9,5%), Lettonia (+5,4%) e Slovenia (+2,8%).
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata