Londra (Regno Unito), 4 lug. (LaPresse/AP) – È prevista per oggi a partire dalle 15 ora italiana la testimonianza dell’amministratore dimissionario di Barclays Bob Diamond davanti alla commissione Tesoro della Camera dei comuni del Regno Unito. I deputati lo interrogheranno per capire cosa sappia dello scandalo Libor che ha investito Barclays e che ha portato alle dimissioni dei vertici della banca. Il primo a dimettersi è stato lunedì il presidente Marcus Agius; ieri è stato invece il turno dell’ad Bob Diamond e del direttore generale Jerry del Missier, che hanno lasciato a distanza di poche ore l’uno dall’altro. A Diamond verrà sicuramente chiesto di riferire di una conversazione avuta nel 2008 con il vicegovernatore della Banca d’Inghilterra, Paul Tucker. In un memo pubblicato ieri da Barclays, infatti, Diamond racconta che il 29 ottobre del 2008 parlò con Tucker, il quale a proposito del tasso Libor gli disse che “non era sempre necessariamente il caso” che Barclays risultasse “così alta come era stato recentemente”.

Nel documento Diamond tira inoltre in ballo alti funzionari del governo di allora, dicendo che nel loro colloquio Tucker gli disse che alti funzionari del governo si stavano chiedendo perché Barclays stesse segnalando tassi più alti rispetto alle altre banche. In conclusione Diamond spiega di aver riferito a Jerry del Missier, ai tempi alto manager di Barclays Capital a New York, della conversazione avuta con il vicegovernatore della Banca d’Inghilterra e secondo Barclays lo stesso Del Missier sarebbe arrivato alla conclusione sbagliata che era stata la Banca centrale a chiedere a Barclays di mantenere a un livello più basso le sue segnalazioni sui tassi. Le dimissioni di Diamond e Del Missier sono effettive da subito, mentre quelle di Agius entreranno in vigore solo nel momento in cui verrà scelto il suo successore. Fino ad allora Agius avrà a suo carico anche le responsabilità che sino a questo momento sono state dell’ad. La scorsa settimana Barclays ha accettato di pagare 453 milioni di dollari di multa alle autorità di controllo di Stati Uniti e Regno Unito per le manipolazioni del Libor.

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