Milano, 18 ago. (LaPresse) – Chiusura in profondo rosso per Piazza Affari, con l’indice Ftse Mib che cede il 6,15% a 14.970,42 punti e il Ftse All-Share che lascia lo 5,82% a 15.748,58 punti. Il giovedì nero dei mercati è cominciato con la decisione di Morgan Stanley di tagliare dal 4,2% al 3,9% le sue stime di crescita globale per il 2011 e il 2013, per la crisi del debito europea. La società non è stata però la sola a non essere stata convinta dalle proposte del duo Merkel-Sarkozy. Stamattina i mercati europei aprivano ancora in rosso. Secondo investitori e analisti il combinato di una ‘Tobin tax’ sulle transazioni finanziarie e un nuovo organo che governi l’euro sarebbe insufficiente o addirittura dannoso. Poi nel pomeriggio è arrivata l’apertura in forte calo di Wall Street ad affossare definitivamente l’Europa, sulla scia dei dati statunitensi su disoccupazione, con le richieste sussidi tornate sopra alle 400mila la scorsa settimana, e sull’inflazione, balzata a luglio dello 0,5%. In questo contesto, l’indice Ftse 100 di Londra perde il 4,49% a 5.092,23 punti, il Dax di Francoforte il 5,82% a 5.602,8 punti e il Cac 40 di Parigi il 5,48% a 3.076,04 punti. A Madrid, l’Ibex lascia il 4,7% a 8.317,7 punti.

In Europa soffrono soprattutto le banche. A Parigi, Credit Agricole lascia il 7,89% a 6,23 euro, Bnp Paribas il 6,76% a 34,21 euro e Société Générale il 12,34% a 21,6 euro. A Francoforte Commerzbank perde il 10,42% a 1,9 euro e Deutsche Bank il 7,02% a 27,96 euro. A Londra, Barclays cede l’11,47%. A Milano, il comparto chiude con ingenti perdite. Intesa Sanpaolo lascia il 9,26% a 1,196 euro, Unicredit il 7,41% a 0,9555 euro, Ubi Banca il 3,56% a 2,706 euro, Banco Popolare il 7,69% a 1,2 euro, Banca Montepaschi il 6,13% a 0,4504 euro e Popolare Milano il 7,43% a 1,533 euro. Le turbolenze dei mercati hanno riportato più vicino ai 3 punti percentuali lo spread tra Btp e Bund. Alla chiusura di Piazza Affari il differenziale si attesta a 282 punti base, in rialzo di circa 10 punti. Gli investitori si rifugiano nei titoli tedeschi, considerati una garanzia nel momento incerto delle Borse, e sull’oro, che ha toccato un nuovo record storico, sfiorando i 1.830 dollari l’oncia.

Nel paniere principale di Palazzo Mezzanotte, tutti i titoli sono in rosso, soprattutto il comparto industriale, con Fiat (-11,88%), Fiat (-13,31%), Pirelli (-9,15%). Sul Lingotto pesano anche i risultati negativi del mercato auto in Brasile, Paese su cui la Fiat ha puntato per i profitti dei prossimi anni. La controllante Exor mostra un ribasso del 9,08% a 15,32 euro. Raffica di vendite anche su Impregilo (-8,66%), FonSai (-12,35%) e Finmeccanica (-9,32%).

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