Addio al papà dei supereroi Marvel: da Spider-Man a Hulk
Stan Lee, il fumettista americano che ha creato per Marvel Comics personaggi iconici come Spider-Man, X-Men e Hulk, facendo sognare generazioni intere, è morto a 95 anni.
"Marvel e tutta la Walt Disney Company salutano la vita e la carriera di Stan Lee, esprimendogli gratitudine eterna per i successi innegabili che ha raggiunto tra le loro mura. Ogni volta che aprirete un comic book, Stan sarà lì", ha dichiarato Marvel in un comunicato. Bob Iger, amministratore delegato della The Walt Disney Company (che ha comprato Marvel per 4 miliardi nel 2009), ha aggiunto: "Stan Lee era straordinario come i personaggi che ha creato. Un vero supereroe per i fan Marvel nel mondo, aveva il potere d'ispirare, divertire e unire la gente".
L'artista, nato a New York nel 1922, è morto in un ospedale di Los Angeles, dove viveva, secondo i media americani. Negli anni '60, con Marvel, Lee ha rivoluzionato i comic book, il fumetto americano, e quindi la cultura popolare mondiale. I suoi personaggi, da Iron Man a Black Panther, sono diventati figure di punta dell'industria cinematografica americana e hanno fatto sognare intere generazioni. Personalità di ogni provenienza gli hanno reso omaggio.
Il fondatore di Tesla Elon Musk ha affermato: "I mondi immaginari e le meraviglie che hai creato per l'umanità resteranno per sempre". E il fumettista francese Joann Sfar: "Zeus, dagli il tuo trono. C'è un vero capo tra gli dei ora". Figlio di immigrati romeni, nato il 22 dicembre 1922, aveva cominciato a lavorare per Timely Comics, antenato di Marvel, nel 1939. Ha dato al genere dei supereroi un nuovo respiro, creando personaggi i cui poteri erano controbilanciati dall'umanità, rendendo possibile al pubblico identificarsi. "Questo Peter Parker, voglio solo che sia un adolescente qualunque. Non deve somigliare a un altro supereroe muscoloso", aveva spiegato al momento della creazione di Spider-Man.
Il grande pubblico, poi, aveva imparato a riconoscerlo grazie ai suoi cameo negli adattamenti per il cinema delle avventure dei suoi eroi. Ambasciatore del fumetto nel mondo, negli ultimi anni la sua vita era poi stata costellata da battaglie legali. Tra esse, lui stesso aveva fatto causa per frode alla sua ex società, POW! Entertainment, mentre un massoterapeuta lo aveva accusato di aggressione. A giugno il suo legale aveva chiesto un'ingiunzione restrittiva verso un ex assistente, secondo le voci perché il ricchissimo anziano poteva essere raggirato. L'avvocato aveva spiegato che il 95enne soffriva di "perdita di memoria, problemi di vista e di udito", ed era "incapace di resistere alla pressione" esercitata su di lui.
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