Otto puntate da martedì 19 settembre. Molti materiali girati sui luoghi storici. La collaborazione con Repubblica.it

A 100 anni dalla Rivoluzione russa Ezio Mauro ci accompagna in un lungo viaggio nel cuore più profondo della Russia ricostruendo con lo spirito del giornalista i fatti tramite lo studio di documenti e l'analisi di personaggi per raccontare quegli intensi giorni del 1917. E' 'Cronache di una rivoluzione', un programma di otto puntate dedicate al racconto degli eventi che, dagli ultimi giorni del 1916 alla fine della dinastia dei Romanov nel 1918, portarono al dissolvimento dell'impero russo e alla presa del potere da parte dei rivoluzionari. Il programma proposto da Rai Cultura (e podotto da "Stand by me") andrà in onda da martedì 19 settembre alle 21.10 su Rai Storia.

Un lungo lavoro di ricerca, durato oltre un anno, grazie al quale sono emersi materiali di repertorio, rare fotografie d'epoca, nonché i manifesti sovietici digitalizzati della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli. Un attento lavoro grafico integra la narrazione con l'animazione di foto in parallasse, la ricostruzione di mappe e restituisce in cartelli le parole più evocative dei protagonisti del tempo. Tutto questo si alterna al girato originale realizzato in Russia da Sonny Anzellotti e Maurizio Stanzione con l'autore Francesco Fasiolo (tutti del Visualdesk di Repubblica.it) e che ha Ezio Mauro come protagonista.

Il primo appuntamento della serie è dedicato a Grigorij Efimovic Raspùtin, uomo che si vantava di tenere l'Impero nelle mani e il cui assassinio, alla fine del 1916, chiuse un'era della storia russa. In questo primo episodio Ezio Mauro ripercorre la vita del monaco nero, dalla lontana Siberia ai palazzi del potere di Pietrogrado, fino alle segrete stanze della reggia imperiale di Zarskoe Selo. Grazie alle sue presunte doti di traumaturgo, per lui si spalancano le porte delle stanze private dello Zar Nicolaj II e della zarina Alexandra. Ma il suo assassinio, il 16 dicembre 1916, segnò un punto di non ritorno e innescò la miccia che dopo qualche settimana porterà allo scoppio della Rivoluzione Russa.

"Cerchiamo continuamente modalità differenti per raccontare i grandi eventi della storia in occasione dei loro anniversari. La Rivoluzione russa è uno dei più significativi nella storia del '900 e da Ezio Mauro è arrivata una proposta bellissima, un reportage che è una sorta di viaggio nel tempo", dichiara Silvia Calandrelli direttrice di Rai Cultura. "Per tre anni, quelli della Perestroika, sono stato corrispondente a Mosca, e sono stati sufficienti per scatenare un legame fortissimo con quel Paese – le fa eco Ezio Mauro – con la squadra di Repubblica abbiamo cercato semplicemente di fare i cronisti di una vicenda di un secolo fa. Siamo andati nei luoghi, abbiamo seguito le tracce. Ringrazio la direttrice di Rai Cultura che ha creduto in questo progetto portandolo ad un pubblico aggiuntivo".

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