Straordinaria scoperta all'Università Ca' Foscari di Venezia
La missione archeologica dell'Università Ca' Foscari Venezia in Georgia ha scoperto tracce di vino in un vaso a forma di animale datato intorno al 3000 a.C., portato alla luce in un ambiente probabilmente dedicato al culto. Sono stati trovati nel recipiente numerosi grani ben conservati di polline di Vitis vinifera, la vite comune.
"Il vaso – si legge in una nota – è stato rinvenuto nel sito archeologico di Aradetis Orgora nella provincia di Shida Kartli, a circa 100 chilometri da Tbilisi. Gli archeologi confermano dunque l'ipotesi che il vino avesse un ruolo centrale nella cultura detta Kura-Araxes, tanto da essere utilizzato anche in libagioni rituali". L'annuncio della scoperta è stato dato dalla 'missione archeologica italo-georgiana' co-diretta dall'archeologa Elena Rovia e da Iulon Gagoshidze, dopo le analisi effettuate dalla palinologa georgiana Eliso Kvavadze, che ha rilevato tracce di pollini di varie piante oltre che di vite.
"L'aspetto più interessante è il contesto di rinvenimento non si tratta di vasi comuni, ma di vasi con funzione rituale, che non hanno paralleli conosciuti", ha commentato Elena Rova, professoressa al Dipartimento di Studi Umanistici di Ca' Foscari. "Reperti e ambiente – ha aggiunto – ci fanno pensare a libagioni che avvenivano attingendo il vino dalla giara e poi versandolo in onore della divinità, o condividendolo tra i partecipanti alla cerimonia". Una scoperta di enorme importanza per la Georgia, che nel periodo Neolitico fu tra i luoghi di domesticazione della vite e permane tutt'oggi tra i maggiori produttori vitivinicoli.
"La missione cafoscarina ad Aradetis Orgora è partita nel 2013 ed è sostenuta dal Ministero per gli Affari Esteri e la Cooperazione internazionale. La campagna 2015, durante la quale sono stati rinvenuti i vasi, ha coinvolto 27 persone tra ricercatori e studenti di entrambi i paesi, oltre a collaboratori locali. La campagna 2016 inizierà il 17 giugno e proseguirà fino alla fine di luglio".
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