I due ragazzi di 21 e 22 anni si sono avvalsi della facoltà di non rispondere

Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere Bilomante Maikon Halilovic e Mario Seferovic, i due ragazzi rom accusati dello stupro delle due 14nne in un bosco della Collatina a Roma. Entrambi hanno professato la propria innocenza.

"Non ero lì", sostiene Halilovic, come ha riferito il suo avvocato, Emanuele Fierimonte entrando nel carcere di Regina Coeli dove si è svolto l'interrogatorio di garanzia dei due giovano. Amalia Capalbo, legale di Seferovic, conosciuto come 'Alessio Il Sinto' su Facebook, ha invece annunciato che farà presto ricorso al tribunale del Riesame per chiedere la scarcerazione del 21enne, che dice di aver conosciuto le due giovani ma nega la violenza. 

Un atto "di una ferocia inaudita", l'ha definito il gip Costantino De Robbio nell'ordinanza cautelare che ha portato all'arresto dei due ragazzi, accusati di aver sequestrato e violentato, il 10 maggio scorso, due ragazzine di 14 anni in un boschetto del quartiere romano del Collatino.

Stando a quanto ricostruito dai carabinieri di Tor Sapienza e dalla procura, le due 14enni, nel maggio scorso, sono state violentate da Mario Seferovic conosciuto in chat. Prima conversazioni scritte, poi telefoniche, infine l'incontro e poi l'incubo. Mario, secondo il quadro accusatorio, ha bloccato le due giovani, le ha spinte in un campo abbandonato. L'amico, che in tasca nascondeva le manette, le ha legate. Lui, secondo gli inquirenti, non ha partecipato allo stupro ma ha fatto da 'palo'.

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