Roma, 5 gen. (LaPresse) – Primo punto di svolta nell’inchiesta amministrativa sulle assenze dei vigili nella notte del 31 dicembre: sono partite in serata, dalla polizia locale, 30 lettere indirizzate alla commissione di disciplina di Roma Capitale. Sarà la commissione a proseguire nell’azione a carico dei dipendenti già informati dal corpo di polizia locale di Roma Capitale. Si tratta dei casi – riferisce il Campidoglio – che ai primi accertamenti sono apparsi più chiari e più gravi.

Per casi come questi è previsto un periodo di cinque giorni al temine dei quali deve partire la lettera disciplinare per consentire tutte le misure previste dalla legge. Ai 30 dipendenti è stato contestato l’articolo 55 bis del decreto legislativo 150 del 2009 che sottolinea la particolare gravità della mancanza disciplinare rispetto ai contratti di categoria del 2002-2005, 2006-2009 che prevede sanzioni che vanno da una sospensione di undici giorni fino al licenziamento.

Le indagini invece procedono per i restanti casi messi sotto la lente d’ingrandimento dalla task force dei vigili, guidata dal vicecomandante Modafferi, che si sono accresciuti rispetto ai 44 emersi all’inizio. L’inchiesta disciplinare continuerà mentre la commissione disciplinare di Roma Capitale nei prossimi giorni dopo aver informato gli interessati passeranno alla contestazioni dei comportamenti.

Al di là dei casi di immediata evidenza disciplinare, restano i numeri delle assenze dal lavoro nella notte del 31. Nel 2012, infatti gli assenti per malattia nella giornata del 31 dicembre (su tutti i turni di lavoro) sono stati 132, nel 2013 sono stati 135, lo scorso fine anno invece si sono dichiarati ammalati 571 vigili solo nei turni legati al concerto e alle feste di Capodanno. Complessivamente gli assenti sono stati 767 perché ai 571 in malattia ci sono stati 81 per la legge 104, 63 perché hanno donato sangue proprio quel giorno e 52 per altri motivi (come ad esempio i congedi parentali).

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