Il chiarimento del ministro dell'Interno dopo che a Lampedusa sono stati fatti sbarcare i feriti e le famiglie con bambini

Matteo Salvini lo ribadisce: l'aver fatto sbarcare feriti e famiglie con bambini a Lampedusa, non cambia le cose e la Sea Watch 3 ha il divieto di entrare in Italia. "Abbiamo fatto sbarcare malati e bambini, ma resta il divieto assoluto alla Sea Watch3 di entrare nelle nostre acque territoriali. Non cambiamo idea: porti chiusi per chi non rispetta le leggi, mette in pericolo delle vite, minaccia. Una Ong, peraltro straniera, non può decidere chi entra in Italia", ha ribadito il vicepremier.

La Sea Watch3 è stata considerata "non inoffensiva" dal ministero dell'Interno a norme di quelle stesse convenzioni internazionali che vengono spesso invocate, anche a sproposito. Il Viminale ha diffidato la SeaWatch3 a entrare nelle acque italiane e spiegato che "se qualcuno non è d'accordo si prenda la responsabilità pubblica di dirlo e di autorizzarlo, li consideriamo complici dei trafficanti: abbiamo buoni motivi per pensarlo e per dirlo". 

Sulla questione si è espresso anche Luigi Di Maio. "Ognuno in questo governo deve avere il suo ruolo, rispettiamo tutti, abbiamo fiducia nel presidente del Consiglio, la linea sull'immigrazione che abbiamo portato avanti finora è giusta, quello che dobbiamo ottenere nei prossimi mesi è il sistema dei rimpatri, dobbiamo fare molto di più", ha affermato a margine dell'Assemblea nazionale di Confagricoltura. "Non faccio il ministro dell'Interno ma voglio mettercela tutta perché siamo una squadra – ha aggiunto -. Spero di poter scrivere presto gli accordi che servono per i rimpatri".

 

 

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