LaPresse e upday presentano gli eventi da non perdere di mercoledì 9 gennaio 2019

Sea Watch – Salvini non molla, Conte dice che secondo lui il sistema Italia può reggere qualche donna e pochi bambini e annuncia che alla peggio li va a prendere lui in aereo. La vicenda della Sea Watch 3 e della Sea Eye sembra vicina a una conclusione dopo tre settimane in mare con (complessivamente) 49 migranti a bordo. Siamo alla conta dei migranti perché Malta ha chiesto che insieme ai 49 in mare si attui anche la redistribuzione di altri 249 salvati e sbarcati a dicembre. In tutto, dunque, si tratta di distribuire per l'Europa 298 persone. Francia e Germania hanno detto che possono prenderne 50 a testa. Portogallo, Romania, Olanda, Lussemburgo parlano di 10 o 6 per nazione. Se Italia e Spagna ne prendono 50 ciascuna, ci siamo. E' una vergogna per questo nostro continente che fu patria di libertà e di tolleranza, ma, forse, ci siamo.

Conflitto di poteri alla Consulta – La Corte Costituzionale decide oggi sull'ammissibilità della pratica numero 8/2018: conflitto di attribuzioni tra poteri dello Stato proposto dal senatore Andrea Marcucci, (capogruppo del Pd al Senato e da altri 36 senatori, contro governo, presidenti del Senato e della commissione Bilancio, conferenza dei capogruppo e assemblea di Palazzo Madama. Il tutto riguarda le modalità di approvazione del bilancio dello Stato con un dibattito sul maxiemendamento da 1.143 commi affrontato in poche ore senza passaggio in commissione. Secondo i ricorrenti sarebbe stato violato l'art. 72 in almeno due commi. Al di là dell'aspetto politico, la questione è anche tecnicamente interessante perché, ammettendo il conflitto, la Consulta allargherebbe (è già successo) le maglie delle possibilità di ricorso per conflitto tra poteri dello Stato. La recente giurisprudenza della Corte apre uno spiraglio a un parere positivo dove, in passato, il "no" sarebbe stato quasi certo.

Referendum propositivo – Alla Camera (Commissione Affari costituzionali) cominciano le votazioni sugli emendamenti al ddl sul referendum propositivo, prima di una serie di riforme della Costituzione che M5S ha voluto introdurre nel programma di governo sottoscritto con la Lega. Ma proprio su questa prima proposta si è aperto lo scontro: M5S ha pensato un referendum popolare senza quorum (non importa quanti vanno a votare, chi vince vince), ma la Lega, nei giorni scorsi, per bocca di Salvini ha obiettato che un quorum, anche basso, ci vuole "altrimenti, in dieci si alzano al mattino e cambiano le leggi". Il leghista Igor Iezzi aveva preparato un emendamento che stabiliva un quorum al 33%, ma l'emendamento non è stato presentato. La Lega ha fatto sapere che l'importante è aver posto la questione. Emendamenti simili, d'altra parte, sono stati presentati da diversi partiti con quorum dal 30 al 50 per cento. Lo scontro potrebbe essere solo rinviato.

Sanremo è Sanremo... – Viene presentata oggi in una conferenza stampa (12,30 al Teatro del Casinò) la 69esima edizione del Festival di Sanremo che andrà in scena al Teatro Ariston dal 5 al 9 febbraio. Presenta Claudio Baglioni con la straordinaria Virginia Raffaele e il grande Claudio Bisio. Dovrebbe esserci di che divertirsi. Ecco i 24 campioni partecipanti con le rispettive canzoni: Arisa – Mi sento bene, Loredana Bertè – Cosa ti aspetti da me, Boomdabash – Per un milione, Federica Carta e Shade – Senza farlo apposta, Simone Cristicchi – Abbi cura di me, Nino D’Angelo e Livio Cori – Un’altra luce, Einar, Ex-Otago – Solo una canzone, Ghemon – Rose viola,
Il Volo – Musica che resta, Irama – La ragazza col cuore di latta, Achille Lauro – Rolls Royce, Mahmood Motta – Dov'è l'Italia, Nek – Mi farò trovare pronto, Enrico Nigiotti – Nonno Hollywood, Negrita – I ragazzi stanno bene, Patty Pravo con Briga – Un po’ come la vita, Francesco Renga – Aspetto che torni, Daniele Silvestri – Argento vivo, Anna Tatangelo – Le nostre anime di notte, Paola Turci – L'ultimo ostacolo, Ultimo – I tuoi particolari, .Zen Circus – L'amore è una dittatura. La prima serata cantano tutti e 24; nella seconda e nela terza, due gruppi da 12, poi la serata degli arrangiamenti e degli ospiti, quindi il gran finale.

Calciomercato – Tante parole e colpi annunciati, ma, finora pochi colpi. Ci prova il Chelsea che viene in Italia a fare shopping e punterebbe su Barella (Cagliari() e, addirittura sul capitano dell'Inter, Mauro Icardi (clausola da 110 milioni che i londinesi potrebbero spendere). La Juve (ma non è sola) vorrebbe Callum Hudson-Odoi, inglese diciottenne del Chlsea mentren il Manchester City sarebbe interessato a Dybala. Pjaca (Juve in prestito alla Fiorentina) potrebbe finire al Fulham. L'Inter si muove molto: guarda a Robben (Bayern) ma ha quasi chiuso per Godin (Atletico) e De Paul (Udinese) mentre Gabigol va al Flamengo. Sempre l'Inter è in gara col Napoli per Augustin Almendra, 19 anni del Boca Juniors. Il Napoli è sempre più vicino a Kouamé del Genoa che potrebbe cedere anche Romero alla Juve ma avrebbe il ritorno di Sturaro. Con Pjatek nel mirino di tante grandi, Prandelli si potrebbe trovare con la squadra tutta da rifare. L'Udinese ha preso Okaka (un altro ex Samp che rientra dopo Viviano, Muriel e Soriano).

 

 

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