LaPresse e upday presentano gli eventi da non perdere di lunedì 11 febbraio 2019

Elezioni in Abruzzo – Il centrodestra ha vinto le elezioni regionali in Abruzzo. Il nuovo governatore sarà Marco Marsilio (oggi senatore di Fratelli d'Italia). Secondo le proiezioni che, più o meno, corrispondono ai dati dei voti scrutinati, Marsilio dovrebbe arrivare intorno al 48%. Nel centrodestra, la Lega la fa da padrona. Stando ai primi dati, arriverà al 27% raddoppiando il suo 13,8% di undici mesi fa. Il centrosinistra che ha puntato sull'ex magistrato Giovanni Legnini, supera il 30% (il 5 marzo arrivò a stento al 20 compresa Leu) ma il Pd si colloca intorno al 12,8 (un punto in meno del 13,8% ottenuto alle politiche). Crolla, invece il M5S. La candidata Sara Marcozzi prende circa il 18%. Un vero disastro rispetto al 39% e al 41% ottenuti nei due collegi proporzionali d'Abruzzo il 5 marzo: meno della metà. Un risultato che non potrà non avere effetti sul governo: Salvini, governando cresce; Di Maio governando precipita. Qualcosa potrebbe accadere.

Latte e pastori – Comincia una settimana decisiva per la vicenda dei pastori sardi che protestano duramente contro il prezzo troppo basso (55 centesimi al litro) del latte ovino e caprino e inondando le strade dell'isola con decine di migliaia di litri dello stesso prodotto. I produttori si lamentano perché dicono (con non poche ragioni) che, a quel prezzo, non si rifanno neppure delle spese per un allevamento sano e corretto. E fanno sapere che, se entro questa settimana, non ci sarà una risposta seria, domenica prossima bloccheranno le elezioni regionali in Sardegna. Il governatore della Sardegna Pigliaru chiede alle parti (produttori e caseifici) di non abbandonare il tavolo delle trattative. Martina (Pd) chiede al governo di intervenire con urgenza. Salvini fa sapere che proporrà una commissione nazionale con tutte le parti in causa in cui si decide un prezzo equo nel quale lo Stato potrebbe intervenire con delle sovvenzioni. C'è poco tempo, ma un'intesa è possibile. C'è solo da chiedersi come mai nessuno si fosse accorto del livello di tensione cui era arrivata la vicenda prima che il latte… fosse versato dai pastori sulle strade.

Bankitalia – E' scontro istituzionale su Bankitalia. Di Maio ha fatto partire l'attacco contro "chi è stato responsabile dei mancati controlli nelle crisi bancarie". Il Consiglio dei ministri, in un primo momento, non ha trovato molta sponda. Conte, Tria e lo stesso Giorgetti, hanno cercato di frenarlo sul tema del vicedirettore Federico Signorini il cui mandato scade oggi e che Di Maio voleva sostituire. Conte, dopo la riunione dell'esecutivo, ha detto: "Stiamo approfondendo". Oggi potrebbero arrivare decisioni. Nel frattempo, Salvini si è schierato con Di Maio. I due, a Vicenza, si sono abbracciati ripromettendosi din "far ballare i banchieri". Va detto, però, che Signorini (curriculum impeccabile con laurea a Harvard) non si è mai occupato di vigilanza, ma di finanza pubblica. In sostanza, da lui, in alcuni casi (reddito di cittadinanza e quota 100) sono arrivate critiche a provvedimenti del governo. Tria, ieri, ha detto che l'autonomia di Bankitalia va difesa. Salvini ha ribadito: "Sono d'accordo con Di Maio. Bisogna guardare avanti". Qualcuno insinua che sulla pelle di Bankitalia potrebbe passare un "no" di M5S all'autorizzazione a procedere contro Salvini.

Shutdown Usa – La trattativa tra democratici e repubblicani per evitare il ritorno dello shutdown dell'amministrazione pubblica Usa è arrivata a un punto di stallo. La "deadline" per approvare un'intesa è venerdì 15 (ultimo giorno delle tre settimane di sospensione chiesto e ottenuto dalla speaker della Camera Nancy Peolosi), ma per votarlo entro venerdì, è necessario che oggi si raggiunga un testo di accordo. Il senatore repubblicano dell'Alabama Richard Shelby (una sorta di capogruppo Gop nel comitato di 17 parlamentari repubblicani e democratici impegnati nelle trattative) ha detto che ci sono 50 probabilità su 100 di farcela per oggi.Sul tavolo ci sono sempre i 5,7 miliardi di dollari che Trump pretende per costruire il muro con il Messico. I democratici sono disposti ad arrivare al massimo a 1,3/2 miliardi per rafforzare il sistema di sicurezza ""Se vuole, poi, Trump può chiamarlo muro" ha detto Nancy Pelosi). I dem, in cambio chiedono la limitazione a 16.500 dei posti (letti) di detenzione per le violazioni commesse dai migranti, in modo che la detenzione possa riguardare solo chi ha commesso veri reati e non finisca in galera chi ha superato i limiti del visto. Ma i repubblicani non ci stanno. Trump non aiuta con dichiarazioni come questa: "Tanto lo so che i dem che trattano non hanno mandato per chiudere l'accordo"). Oggi è l'ultimo giorno buono per un'intesa senza la quale, venerdì prossimo ripartirebbe lo shutdown.

Giornata mondiale del malato – E' una ricorrenza istituita da  Papa Giovanni Paolo II il 13 maggio del 1992. E' quindi una giornata a sfondo anche religioso: la data del'11 febbraio è stata scelta perché è quella (11 febbraio 1858) della prima apparizione della Madonna di Lourdes a Bernardette Soubirous. Nel 2013, lo stesso Papa Benedetto XVI scelse questo giorno per annunciare le sue dimissioni sottolineando come fossero collegate al suo stato di salute malfermo  Lourdes è comunque considerato (da credenti e non credenti) un luogo dedicato a migliorare la condizione e le sofferenze dei malati. Le iniziative, a partire dallo slogan scelto dalla Chiesa ("Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date") muovono dalle iniziative legate all'assistenza e al volontariato negli ospedali, ma pongono anche altre questioni etiche più generali che vanno dalla lotta contro il dolore ai temi legati al fine vita, all'accanimento terapeutico e alle relative scelte di chi soffre. Negli ospedali di molte città italiane, si organizzano convegni ma anche piccoli segni di attenzione: dall'allungamento degli orari di visita a menù speciali per i pazienti. 

 

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