Attese che vanno da una ventina di minuti a picchi di oltre un'ora

Avrebbero dovuto essere lunghe code ai caselli, in un periodo dell’anno in cui è prassi la gita fuori porta, invece, nei giorni che anticipano la Pasqua ai tempi del coronavirus, le file sono quelle davanti ai supermercati e ai negozi di alimentari. Lunghe code di persone che, incolonnate col proprio carrello, aspettano il loro turno per fare la spesa. A Milano sono soprattutto gli store dell’Esselunga ad esser presi d’assalto con l’attesa che va da una ventina di minuti fino a picchi di oltre un’ora. Tutto per cercare di comprare un agnello, una colomba o le classiche uova. Perché l’emergenza sanitaria ha stravolto abitudini e modalità d’acquisto ma non la voglia di tradizione degli italiani, disposti a tutto pur di rispettare quella pasquale.

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