La città di Reggio Calabria si è stretta intorno ad Anna Pontari e Peppino Lanza, i proprietari della panetteria Zero Glutine andata a fuoco nella notte tra il 14 e il 15 novembre, nel pieno centro di Reggio, a solo un mese dall'apertura. Il cartellone appeso fuori dalla porta incendiata non è bastato per contenere le firme di tutti i cittadini desiderosi di esprimere la propria solidarietà. In piazza sono scese le associazioni, da Libera alla Fondazione “Antonino Scopelliti”, il mondo della politica, dal sindaco Falcomatà al consigliere Giuseppe Sera delegato all’urbanistica, dal presidente della Camera di Commercio Ninni Tramontana  al presidente di Legambiente Nuccio Barillà.

Centinaia e centinaia di persone, riunitesi sul corso in comizio pubblico, hanno attraversato il centro per arrivare in processione silenziosa fino al negozio annerito dalle fiamme. "Mi sono commossa per tanta vicinanza – dice a La Presse Anna Pontari – da parte dei cittadini. È partita la gara di solidarietà, mi stanno arrivando mille telefonate di persone che vogliono aiutarci per ricostruire il negozio. Abbiamo deciso di ripartire da subito”. Le abbiamo chiesto se ha ricevuto richieste di pizzo o qualche avvertimento. “No, se avessimo ricevuto richieste avremmo fatto almeno un’assicurazione invece non abbiamo neanche quella. È andato distrutto tutto, anche l’acciaio si è piegato. E dobbiamo ancora pagare tutto”. Suo marito ci parla con tre bollette in mano, trovate sotto la porta bruciata. “Non abbiamo più soldi e tutti debiti da pagare, ma la forza di ricominciare ce l’abbiamo”.

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