Parola alle difese nel processo per il ‘Pandoro gate’ in cui la Procura di Milano ha chiesto di condannare Chiara Ferragni a 1 anno e 8 mesi per truffa aggravata. Sono iniziate da pochi minuti in Tribunale a Milano le arringhe del processo in cui l’influencer è imputata per la presunta pubblicità ingannevole sulla beneficenza nel caso del ‘Pandoro Pink Christmas’ di Balocco del Natale 2022 e delle Uova di Pasqua ’21-’22 di Dolci Preziosi e griffate ‘Ferragni’ per sostenere l’associazione ‘Bambini delle Fate’.
Davanti al presidente della terza sezione penale Ilio Mannucci Pacini, nel processo a porte chiuse con rito abbreviato, gli avvocati Giuseppe Iannaccone e Marcello Bana illustreranno la linea difensiva dell’imprenditrice 38enne che, lo scorso 25 novembre, aveva rilasciato dichiarazioni spontanee in aula. “Abbiamo sempre fatto tutto in buona fede, nessuno di noi ci ha lucrato“, aveva detto Ferragni. Oggi parleranno anche i difensori dei coimputati: Fabio Damato, ex manager delle società titolari dell’immagine di Ferragni e all’epoca dei fatti braccio destro della 38enne, per cui è stata chiesa la stessa pena, l’amministratore delegato e presidente di Cerealitalia-ID, Francesco Cannillo (chiesto 1 anno).

