“Questa sentenza ci soddisfa perché è assolutamente sovrapponibile al primo grado. I fatti sono stati riconosciuti tanto che Caffo ha rinunciato a tutti i motivi di Appello, esclusi quelli che hanno consentito, per un accordo negli interessi della minore, di portare la pena a due anni. È una sentenza per maltrattamenti a tutti gli effetti e Caffo l’ha riconosciuto in tutte le sedi, sia civile che penale. Farà un percorso per uomini maltrattanti. Le lesioni ci sono state, ma l’assoluzione è data dal fatto che non è stato riconosciuto il dolo”. Così Elena Tomayer, legale dell’ex compagna di Leonardo Caffo, al termine della sentenza d’Appello del tribunale di Milano che ha condannato il filosofo a due anni di reclusione per maltrattamenti, con sospensione condizionale, accettando il concordato tra le parti.
