Capri, abusi sessuali in casa di riposo: arrestato operatore sanitario

Capri, abusi sessuali in casa di riposo: arrestato operatore sanitario
Foto d’archivio

Avrebbe sfruttato le condizioni di minorata difesa degli ospiti per costringerli a rapporti, aggredendoli fisicamente e verbalmente. L’uomo è ora ai domiciliari

Un operatore sanitario è stato arrestato a Capri (Napoli) con l’accusa di violenza sessuale e maltrattamenti ai danni di anziani ospiti di una casa di riposo. Nei suoi confronti i Carabinieri della stazione di Capri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico, emessa dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura partenopea, quarta sezione ‘Fasce Deboli’. L’uomo è ritenuto responsabile di diverse condotte di violenza sessuale e maltrattamenti ai danni di almeno quattro anziani ospiti della casa di riposo sull’isola di Capri, reati aggravati dall’abuso delle condizioni di inferiorità fisica e psichica delle vittime, nonché dalla qualifica di incaricato di pubblico servizio, rivestita nel suo ruolo di operatore socio sanitario.

Le indagini e le condotte contestate

L’indagine è stata condotta dalla metà di ottobre alla fine di novembre dai Carabinieri della Stazione di Capri con il supporto del Nucleo operativo della Compagnia Carabinieri di Sorrento e ha consentito di appurare come l’indagato sfruttasse le condizioni di minorata difesa degli ospiti della struttura a lui affidati, per costringerli a rapporti sessuali, mentre si trovava solo con loro per necessità di assistenza o durante le operazioni di igiene personale, giungendo inoltre spesso a maltrattarli, aggredendoli sia fisicamente che verbalmente. Attraverso registrazioni video gli investigatori hanno potuto così documentare, nel corso delle tre settimane circa di svolgimento delle indagini, le plurime condotte di violenza carnale e abuso avvenute durante i turni di servizio dell’uomo. Le vittime accertate risultano essere quattro anziani ospiti della struttura, tre donne e un uomo, tutti affetti da gravi patologie psichiche inabilitanti. Al termine delle attività di rito, l’uomo è stato posto agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico nel suo indirizzo di residenza, come da ordinanza del giudice per le indagini preliminari di Napoli.

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