Nitazeni, in Alto Adige il primo decesso in Italia: cosa sono i pericolosi oppiacei, più potenti del Fentanyl

Nitazeni, in Alto Adige il primo decesso in Italia: cosa sono i pericolosi oppiacei, più potenti del Fentanyl
Alcune pastiglie di oppioidi sintetici sequestrate dai Carabinieri di Bolzano nelle indagini sul primo decesso in Italia per nitazeni (foto Carabinieri)

A lanciare l’allarme sull’arrivo nel Paese della sostanza è stata la procura di Bolzano

È arrivata anche in Alto Adige una delle droghe più pericolose in circolazione, i nitazeni. A lanciare l’allarme è la procura di Bolzano tramite il procuratore capo Axel Bisignano, che in conferenza stampa ha fatto il punto su un’indagine scattata circa un anno fa a seguito della morte di un 30enne a Brunico. In un primo momento non si sospettava neanche un’overdose, ma dopo esami durati diversi mesi si è scoperto che il decesso era stato causato proprio dall’assunzione di questa nuova droga. L’operazione ha portato all’arresto del presunto spacciatore, che avrebbe procurato la sostanza all’uomo dopo averla comprata sul dark web. Secondo quanto ricostruito, si tratta della prima vittima in Italia per questo tipo di droga.

Cosa sono i nitazeni

I nitazeni rappresentano una classe emergente di oppiodi sintetici ad altissima potenza che stanno destando crescenti preoccupazioni nella comunità scientifica e nella sanità pubblica a livello globale. Tecnicamente denominati 2-benzilbenzimidazolo oppiodi, furono sviluppati negli anni ’50 dai laboratori farmaceutici dell’azienda chimica svizzera CIBA Aktiengesellschaft. Questi composti furono inizialmente progettati come analgesici nella ricerca di classi più sicure di farmaci oppioidi, ma gli studi preclinici rivelarono una potenza analgesica notevolmente superiore alla morfina, accompagnata da un profilo di sicurezza sfavorevole e un alto rischio di dipendenza. La loro struttura chimica è completamente distinta da quella della morfina e di altri oppiacei tradizionali, il che significa che i nitazeni non vengono rilevati dai test di screening standard per oppioidi.

Una droga più potente del Fentanyl

La potenza dei nitazeni varia considerevolmente tra i diversi analoghi, ma tutti sono significativamente più potenti della morfina e molti superano il Fentanyl: possono arrivare, secondo un documento dell’Organizzazione degli Stati Americani, possono arrivare fino a 4.300 volte la potenza della morfina. Gli effetti tossici dei nitazeni includono sedazione profonda, depressione respiratoria dose-dipendente, arresto respiratorio, perdita di coscienza, coma, depressione del sistema nervoso centrale, riduzione della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa, vertigini, nausea, vomito, disorientamento e convulsioni.

L’impatto in Europa

L’Europa è attualmente il continente più colpito da questo tipo di droghe, soprattutto nei paesi Baltici, in Scandinavia e nel Regno Unito. Un aspetto particolarmente pericoloso è che i nitazeni vengono spesso miscelati o venduti spacciandoli per altre sostanze. Sono stati rilevati in eroina, Fentanyl, compresse contraffatte di ossicodone e idromorfone, alprazolam, MDMA, cocaina e ketamina. La maggior parte delle overdose da nitazeni è involontaria, verificandosi quando i nitazeni vengono venduti come altre droghe. Una delle sfide principali nella gestione dei nitazeni è la difficoltà di rilevamento. I test tossicologici di routine progettati per rilevare morfina, eroina o fentanil non identificano i nitazeni, sia perché sono utilizzati in concentrazioni molto basse (dato che sono ultra-potenti), sia perché emergono continuamente derivati con strutture leggermente diverse.

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