Femminicidio Pamela Genini, la Procura convoca gli amici della vittima. Indagini anche sulla mancata attivazione del ‘codice rosso’

Femminicidio Pamela Genini, la Procura convoca gli amici della vittima. Indagini anche sulla mancata attivazione del ‘codice rosso’
Fiaccolata a Milano il 19 ottobre 2025 in memoria di Pamela Genini (foto LaPresse/Stefano Porta)

Gianluca Soncin, il 52enne arrestato per omicidio volontario pluriaggravato per il delitto, si è avvalso della facoltà di non rispondere

Al via oggi, lunedì 20 ottobre, in Procura a Milano le audizioni di amici e conoscenti di Pamela Genini per provare a ricostruire la vicenda della 29enne uccisa a coltellate la sera del 14 ottobre nel suo appartamento di via Iglesias dall’ex compagno Gianluca Soncin. La pm Alessia Menegazzo e l’aggiunto Letizia Mannella hanno convocato in mattinata gli agenti della polizia di stato e del Commissariato Villa San Giovanni per una riunione operativa in cui definire il calendario delle audizioni e le attività d’indagine successive al fermo del 52enne accusato di omicidio volontario pluriaggravato, che durante entrambi gli interrogatori si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Le audizioni previste

  • Gli inquirenti intendono sentire come testimone certamente E.B., l’amica di Genini che secondo quando riferito dall’ex fidanzato della ragazza nel marzo 2024 avrebbe fatto da “tramite” per la conoscenza dell’imprenditore originario di Biella.
  • Prevista l’audizione anche di N.L., un’altra amica della fotomodella uccisa, che sempre secondo il racconto dell’ex sarebbe stata una delle persone che Soncin le avrebbe impedito di vedere e sentire telefonicamente con “atteggiamenti controllanti” dopo il trasferimento nella casa di lui a Cervia, tanto da costringere la 29enne a impostare la modalità “messaggi effimeri” con la cancellazione automatica per non subire le vessazioni dell’allora compagno, che risponde anche dell’aggravante di stalking.
  • Nell’elenco delle testimonianze potrebbe comparire anche A.L., altro ex fidanzato di Genini, fino al dicembre 2023, che a maggio 2024 avrebbe incontrato la ragazza vedendola “trasandata” e con “vistosi ematomi sulle braccia”. L’estate di quello stesso anno l’uomo sarebbe intervenuto con un’amica per portare la giovane in Sardegna dopo l’episodio violento avvenuto in vacanza all’Isola d’Elba quando Soncin l’avrebbe minacciata con “calci”, “pugni” e “cocci di vetro” nella camera di un hotel, cercando di “buttarla dal balcone” e dicendo che “l’avrebbe ammazzata”.

La mancata attivazione del ‘codice rosso’

Su un altro fronte spetta invece alla Procura di Bergamo e non di Milano capire come mai nel settembre 2024 non venne attivato, dopo l’ennesimo episodio di violenza, il ‘codice rosso’ a tutela della ragazza dopo il referto medico in ospedale a Seriate e il relativo questionario in cui alle domande “crede che lui sia in grado di ammazzarla?” e “ha mai usato un’arma o l’ha mai minacciata con un’arma?”, Genini aveva risposto di “sì”.

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