Tensioni e scontri si sono verificati durante la manifestazione degli antagonisti a Bologna, in occasione dell’anniversario del 7 ottobre, tra piazza Maggiore e piazza del Nettuno. Le forze dell’ordine, in assetto antisommossa e con blindati dispiegati, hanno presidiato le piazze.
Quando i manifestanti hanno tentato di muoversi in corteo superando i cordoni di sicurezza, la polizia ha risposto con gli idranti per respingerli. Nonostante le tensioni, il corteo si è spostato verso via Rizzoli e poi strada Maggiore.
Un fermato tra i manifestanti dopo scontri a Bologna
Negli scontri a Bologna un manifestante è stato fermato e accompagnato in questura per accertamenti, come fa sapere la stessa questura. Intorno alle ore 19 si sono radunati circa 50 manifestanti in piazza del Nettuno. Il personale Digos è intervenuto per sequestrare apparecchiature per la riproduzione audio mentre i reparti hanno circondato i manifestanti che occupavano anche parte di piazza Maggiore.
Successivamente i manifestanti, pari a circa 500, si sono riorganizzati per partire in corteo tentando di imboccare piazza re Enzo, dove hanno trovato lo sbarramento delle forze di polizia. Ulteriori tentativi di intraprendere un corteo sono stati impediti dallo schieramento delle forze di polizia e dall’uso di idranti. La polizia ha inoltre intimato di interrompere la manifestazione in quanto non autorizzata. A quel punto i manifestanti sono stati sospinti verso via Rizzoli in direzione della zona universitaria sino a piazza Verdi.
Il corteo a Torino
Nel frattempo, a Torino è partito un corteo degli antagonisti da piazza Castello con circa 2mila partecipanti, diretto a via XX settembre. La testa del corteo sventolava uno striscione con la scritta: “Il genocidio non è finito, siamo Resistenza, continuiamo a bloccare tutto”.

