Gaza, medico aggredito a Roma dopo manifestazione pro Palestina

Gaza, medico aggredito a Roma dopo manifestazione pro Palestina
Foto di archivio LaPresse

La denuncia della Cgil: “Un nostro collega dell’ospedale Spallanzani è stato assalito da tre individui”

Un medico è stato aggredito al termine di una manifestazione pro Palestina a Roma. “Ieri sera al termine del flash mob ‘Cento ospedali per Gaza’, un nostro collega medico dell’ospedale Spallanzani ha subìto una grave aggressione. Esprimiamo la nostra più sentita vicinanza al collega e la più ferma condanna per l’atto vile e immotivato”. A denunciarlo è una nota della Funzione Pubblica CGIL di Roma Lazio.

“Il collega, mentre si recava alla propria auto, è stato assalito e brutalmente aggredito da tre individui. Gli aggressori hanno divelto la bandiera della Palestina delle mani dell’operatore sanitario per poi colpirlo al volto con un casco. Non è ancora chiara la matrice di questo atto vile e intimidatorio, ma non è difficile ricostruire un nesso causale tra la partecipazione all’iniziativa di solidarietà e denuncia da poco terminata e l’aggressione subita. Un attacco grave non solo contro un lavoratore, un sanitario che ogni giorno si dedica alla comunità, ma contro il diritto all’espressione, al dissenso, alla libertà di manifestare e alla solidarietà internazionale”.

Cgil: “Non è un caso isolato”

“Quello che è successo ieri – continua la nota – non è tristemente un caso isolato, ma è piuttosto frutto di una campagna mediatica e politica di delegittimazione di tutte le iniziative che non vogliono far spegnare la luce sul genocidio in corso a Gaza e sull’ipocrisia del nostro governo, come di molti altri governi europei e occidentali, pronto a tacciare gli attivisti e le attiviste della Global Sumud Flotilla di irresponsabilità, di disinteresse per i civili che soffrono nella Striscia o di voler minare l’azione del governo o i tentativi di pace, ma non così coraggioso nell’intraprendere azioni concrete per sanzionare il governo israeliano e porre fine al massacro”.

“Come FP CGIL ripudiamo fermamente ogni forma di violenza verbale o fisica e riaffermiamo il nostro impegno quotidiano per una società fondata sul rispetto, sul dialogo e sulla pace. Siamo vicino al lavoratore aggredito, così come a tutti i colleghi e le colleghe che ogni giorno, anche attraverso prese di posizione pubbliche e gesti simbolici, si schierano dalla parte della vita, della cura e del diritto”. “La luce – conclude – che abbiamo acceso per Gaza davanti a decine di strutture sanitarie in tutta la regione non si spenge, non la faremo spegnere”. 

Prof e studenti aggrediti al liceo Caravillani

Solo ieri, giovedì 2 ottobre, gli studenti e i professori del liceo artistico ‘Alessandro Caravillani‘, sono stati vittime di un’aggressione al termine di un’assemblea in cui si è parlato della questione palestinese. “E’ successo tutto in un attimo, ho visto il professore che veniva strattonato, gli veniva tolto lo zaino e spinto a terra. Sono volate botte, mi sono messo paura, siamo scappati tutti”, ha raccontato a LaPresse uno studente, testimone oculare di quanto accaduto all’uscita dell’istituto, in un cortile che la scuola divide con il Tempio ebraico.

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