Chico Forti resta in carcere, lo zio: “Dopo 27 anni ci speravamo”

Chico Forti resta in carcere, lo zio: “Dopo 27 anni ci speravamo”

Dopo 27 anni di carcere, ci speravamo“. Così Gianni Forti, zio di Chico, l’imprenditore trentino attualmente in carcere a Verona dopo l’estradizione dagli Stati Uniti dove è stato condannato all’ergastolo per l’omicidio di Dale Pike, commenta la decisione del tribunale di sorveglianza scaligero di non concedere la libertà condizionale. I legali di Forti hanno annunciato ricorso in Cassazione. Forti è detenuto nell’istituto di Montorio da sedici mesi e, secondo lo zio, “ha avuto una condotta irreprensibile. Secondo la legge italiana avrebbe diritto alla libertà condizionale”.

Chi è Chico Forti

Enrico Forti, detto Chico, ha 65 anni. Ex campione di windsurf, produttore tv, uomo d’affari e organizzatore di eventi, si trasferisce all’inizio degli anni Novanta negli Stati Uniti, dove conosce la moglie Heather Crane, madre dei suoi tre figli. Nel 2000 viene condannato all’ergastolo dal tribunale della Florida per l’omicidio dell’australiano Dale Pike, il cui cadavere viene ritrovato il 15 febbraio del 1998 su una spiaggia in Miami. La vittima è figlio di Anthony Pike, dal quale Forti stava acquistando il Pikes Hotel di Ibiza.

Forti viene accusato di essere parte di un ‘felony murder’, un omicidio commesso durante l’esecuzione di altro crimine: il movente, secondo l’accusa, sarebbe da ricondursi a una truffa di Forti ai danni di Anthony Pike. Secondo la sentenza, non appellabile, Chico Forti è stato condannato all’ergastolo per “aver personalmente e/o con altra persona o persone allo stato ancora ignote, agendo come istigatore e in compartecipazione, ciascuno per la propria condotta partecipata, e/o in esecuzione di un comune progetto delittuoso, provocato, dolosamente e preordinatamene, la morte di Dale Pike”.Forti da sempre dichiara di essere innocente e vittima di un errore giudiziario.

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