Un possibile piano dell’Isis turco per uccidere Papa Francesco, a Trieste un anno fa. È quanto riporta Il Piccolo in un articolo pubblicato oggi. Ma poi arriva la frenata degli inquirenti. Per la Questura di Trieste non c’è “nessuna evidenza in ordine a progettualità ostili o omicidiarie” nei confronti del Santo Padre.
Il caso legato a una visita a Trieste del luglio 2004
La vicenda riguarda a un possibile attentato ordito contro Papa Francesco nel luglio 2024, quando il Pontefice era nel capoluogo giuliano per la 50esima Settimana sociale dei Cattolici in Italia. Le indagini sono partite in seguito al ritrovamento di un’arma all’interno di una valigia abbandonata nel bar della Stazione Centrale il 6 luglio 2024, anche in relazione all’allora presenza di Bergoglio a Trieste e all‘arresto del 46enne turco Hasan Uzun, legato a Isis K, fermato dall’Interpol in Olanda e poi estradato in Italia. Dalle indagini condotte dalla Polizia di Trieste e dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, coordinati dalla Procura del capoluogo giuliano, non sono emersi elementi riconducibili a un possibile attentato. L’uomo – ricostruisce la Polizia – è stato arrestato in Olanda lo scorso 3 aprile ed estradato in Italia il successivo 27 giugno in esecuzione di un mandato di arresto europeo, emesso dal giudice per le Indagini Preliminare del Tribunale di Trieste, in quanto ritenuto responsabile dei reati di possesso e detenzione arma.