La decisione del gup al termine del processo con rito abbreviato
Il gup di Milano, Fabrizio Filice, ha condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione Fares Bouzidi, l’amico di Ramy Elgaml, che guidava lo scooter la notte del 24 novembre scorso in cui il 19enne del Corvetto ha perso la vita durante un inseguimento con i carabinieri di Milano.
Accolta la richiesta dei pm Marco Cirigliano e Giancarla Serafini formulata al termine del processo per resistenza aggravata e celebrato con rito abbreviato.
Il giudice si è preso 90 giorni per il deposito delle motivazioni. Il giovane di origine tunisina è stato condannato anche a risarcire i 6 carabinieri costituiti parte civile nel procedimento con un danno per via equitativa da 2mila euro per ciascuno. E’ stata ordinata la confisca di quanto sequestrato la notte dell’incidente, 850 euro in contanti in tasca del giovane alla guida del T-Max in fuga per 8 chilometri e una catenina.
6 carabinieri parte civile
Il gip di Milano, Fabrizio Filice, oggi aveva ammesso la costituzione di parte civile di 6 carabinieri nel procedimento per resistenza aggravata nei confronti di Fares Bouzidi, il 22enne alla guida dello scooter T-Max su cui la notte del 24 novembre 2024 ha perso vita Ramy Elgaml. Si sono costituiti tutti i militari delle tre pattuglie del Radiomobile che per 8 chilometri hanno inseguito i due amici per le strade di Milano fino allo schianto letale. Durante l’udienza preliminare ancora in corso il gip ha invece escluso la costituzione dell’associazione delle forze armate ‘Pianeta Sindacale Carabinieri’ non titolare a partecipare al procedimento.
La vicenda di Ramy Elgaml
Il giovane condannato oggi guidava lo scooter a bordo del quale viaggiava anche Ramy Elgaml, quando la notte del 24 novembre scorso a Milano non si fermò all’alt e diede vita a un inseguimento con i carabinieri per le vie di Milano. La corsa finì tragicamente contro un palo e Ramy perse la vita. Nelle settimane successive sono seguite molte proteste nei confronti delle forze dell’ordine in tutta Italia.
Il legale di Bouzidi: “Pena troppo elevata”
“È una sentenza che ci delude, riteniamo che la pena sia troppo elevata rispetto alla realtà dei fatti come emergono dal fascicolo”, ha spiegato l’avvocato Marco Romagnoli, legale di Bouzidi. “Le sentenze non si commentano, si impugnano, aspettiamo le motivazioni. Il giudice si è riservato novanta giorni, quindi tra tre mesi leggeremo le motivazioni e valuteremo i profili di impugnazione in appello”. Romagnoli ha sottolineato che “Fares sapeva che questa cosa era possibile, che la condotta assunta era scorretta, da contestare e punire. Sa che non è una sentenza definitiva, le motivazioni dovranno dar conto di questa decisione, quindi aspetta con noi per attivare, qualora opportuno, i rimedi del caso”.
Il legale ha infine aggiunto che sull’altro filone dell’indagine, quello che vede il ragazzo accusato di omicidio stradale “abbiamo pronta una perizia sotto più profili, aspettiamo le determinazioni e la chiusura delle indagini. È tutto in divenire, vedremo le contestazioni della procura e quale sarà il quadro che verrà ricostruito. Oggi si è deciso su quello che sapevamo già essere avvenuto, discuteremo sulla montare di pena. Il resto è tutto da accertare, vedremo poi le determinazioni dell’autorità giudiziaria”.
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