La squadra mobile di Roma sta cercando un uomo che era stato visto aggirarsi nei pressi della villa

Le uniche certezze sono che la donna adulta è morta prima della bambina e che quest’ultima è la figlia. Nessun segno di violenza sui due cadaveri, e neanche elementi che possano far pensare ad un trascinamento del corpo dell’adulta, ritrovato adagiato tra i cespugli di oleandri di Villa Pamphili, nella parte costeggiata da via Leone XIII.

In linea retta, ad una distanza di circa 200 metri (rinvenuto poche ore prima – ndr), il corpicino senza vita di una bimba di pochi mesi, forse otto, secondo il medico legale che sabato sera ha praticato la cosiddetta ispezione cadaverica sui due corpi, affiorati nel mezzo di un tranquillo sabato pomeriggio, dove le persone stavano passeggiando e svagandosi nel parco della Villa tra Monteverde e via Gianicolense.

Un uomo visto aggirarsi nella villa poco prima dei ritrovamenti con un fagotto tra le braccia, che in qualche modo sarebbe legato alle due vittime, manca all’appello ed è attivamente ricercato dalla polizia che mantiene, sulla sua identità il più stretto riserbo, ma contemporaneamente segue anche altre piste.

Il doppio ritrovamento a Villa Pamphili

La macabra scoperta è toccata ad un ragazzo che ha sentito un odore nauseabondo, tipico del corpo in putrefazione, provenire dai cespugli. In pochi minuti, subito dopo la chiamata al 112, il parco di si è riempito di decine di volanti e autoradio della polizia, auto civette della sezione omicidi della squadra mobile della questura di Roma e dei detective della scientifica. Centinaia di agenti hanno battuto palmo a palmo l’intero polmone verde, perlustrando ogni anfratto per cercare le tracce. Le ricerche sono andate avanti fino a sera, con i poliziotti ‘armati’ di torcia a led che hanno anche allontanato giornalisti e curiosi che si aggiravano introno alle zone dove erano in corso i sopralluoghi.

La donna e la bimba 

La risposta sulle identità delle due vittime, è arrivata solo oggi dopo un rapido confronto delle impronte digitali estrapolate dal corpo della perdona adulta che era coperta da un sacco messo a mo’ di coperta. Alcune testimonianze raccolte sul posto, tra altri ‘invisibili’, ma conosciuti dalle forze di polizia, che bivaccano e dormono, durante la notte in alcuni giacigli ricavati nel parco, hanno dato la conferma che con molta probabilità sia la persona adulta, che la bambina, sono originarie dell’Est Europa e che la più grande avrebbe circa una quarantina d’anni.

L’autopsia sulla donna: “Non evidenti segni di violenza”

Sono state anticipate a ieri pomeriggio le autopsie sui corpi della bimba e della donna trovate morte sabato a Villa Pamphili a Roma. Il medico legale, nominato come consulente dalla procura di Roma, ha confermato dopo l’esame autoptico sulla donna adulta l’assenza di lesioni. Sono stati inoltre effettuati gli esami tossicologici i cui risultati verranno resi noti fra sessanta giorni. È ancora in corso, invece, l’autopsia sul corpo della bambina.

La procura della Repubblica di Roma, ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di reato, di duplice omicidio aggravato. Le indagini, delegate alla squadra mobile, sono coordinate dal procuratore aggiunto, Giuseppe Cascini, e dal sostituto Antonio Verdi. Disposta dalla procura anche l’acquisizione del filmati di videosorveglianza della zona che potrebbero aver immortalato alcune fasi della dinamica della tragedia. 

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