Don Luigi Ciotti torna a criticare le politiche del governo sui migranti parlando dal palco di Monte Sole, teatro della strage nazista di Marzabotto, in occasione delle celebrazioni del 25 aprile.
“Papa Francesco ha detto che deportare le persone lede la dignità umana. Occhio, abbiamo visto nostre motovedette scaricare ammanettati i migranti in Albania. E allora è importante ancora oggi, in questo luogo, dirci che lo Stato di diritto si verifica proprio nel trattamento dignitoso per tutti gli uomini e le donne, specie per i più bisognosi e i più fragili”, le parole del sacerdote che partecipa alla commemorazione per l’80esimo anniversario della Liberazione dal Nazifascismo a cui ha preso parte anche il presidente della Regione Emilia-Romagna Michele De Pascale.
“Dobbiamo dirci ad alta voce no a una politica che ha venduto l’anima al consenso e al potere e dobbiamo anche dirci che i migranti morti sono la coscienza sporca di un Occidente che volge la testa dall’altra parte: la disumanità non può essere legge”, ha concluso.