Una cabina si sganciò dai fili di trazione e si schiantò sui binari della ferrovia, uccidendo quattro persone
Prima della tragedia di oggi, 17 aprile 2025, in cui una cabina si è staccata ed è precipitata uccidendo quattro persone, un altro incidente si era verificato sulla funivia del Monte Faito nel 1960. Il 15 agosto di quell’anno, la cabina proveniente da Faito si sganciò dai fili di trazione, probabilmente a causa dell’eccessiva velocità, e si schiantò sui binari della ferrovia sottostante, provocando la morte di quattro persone. Dopo l’incidente furono necessari numerosi lavori di manutenzione che durarono due anni e portarono anche alla sostituzione delle cabine.
Le vittime e le condanne
Nell’incidente persero la vita il commerciante Francesco Cimmino, suo figlio Luigi di 9 anni, il conducente della cabina Alberto Lanza e un pensionato di Napoli, Costanzo Di Girolamo. L’incidente fu attribuito a una grave negligenza umana: i responsabili, tra cui il direttore dell’esercizio e alcuni addetti, furono condannati per aver deliberatamente disattivato i limitatori di velocità per permettere un maggior numero di corse, infrangendo così le norme di sicurezza.
La funivia del Faito opera dal 1952
La funivia del Faito opera dal 1952, venne aperta al pubblico il 24 agosto di quell’anno. La stazione venne sistemata a valle a Castellammare di Stabia, nei pressi della stazione ferroviaria della Circumvesuviana, sulla linea Napoli-Sorrento. Quest’anno, dopo la chiusura invernale, aveva ripreso il suo servizio lo scorso 10 aprile.
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