Il legale: "Sapevamo di una indagine ma si basa su un'interpretazione errata dei fatti"
Nuova indagine per truffa ai danni dello Stato per Giovanni Toti. “Sapevamo di un’indagine ma non del contenuto, apprendiamo dalla stampa del procedimento. Sembra però fondata su un’interpretazione errata dei fatti” afferma l’avvocato Stefano Savi, legale dell’ex governatore ligure.
La notizia delle indagini è riportata da Il Secolo XIX nella sua versione on line, e l’inchiesta riguarderebbe un falso incarico per un ruolo di assistente politico che sarebbe stato conferito al gestore di uno stabilimento balneare di Ameglia, nello spezzino, in cambio nell’ipotesi dell’accusa di accessi gratuiti allo stabilimento stesso. Da quanto emerge anche l’assessore regionale Giacomo Giampedrone è iscritto nel fascicolo, con la stessa ipotesi.
L’incarico era all’epoca stato firmato dall’ex presidente, come da prassi fino a modifica delle regole che vede ora sottoscrivere questo genere di accordi dal capo del personale della Regione.Secondo il legale di Toti, Stefano Savi, l’inchiesta si baserebbe su “una errata interpretazione dei fatti – spiega- tutti quelli che hanno avuto questo ruolo lo hanno sempre svolto nello stesso modo, dal territorio. Questa persona sarebbe da anni anima delle campagne elettorali e, sempre commentando notizie di stampa, non si capisce la contestazione diretta a lui e non ad altri”.
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