Il poliziotto Andrea Pellegrini, accusato di tortura per il caso Hasib Omerovic, l’uomo precipitato dalla finestra di casa durante un controllo di polizia nel 2022 a Primavalle, a Roma, si dice fiducioso dopo l’archiviazione della Corte dei Conti per un altro procedimento. Si tratta dell’accusa di aver falsificato 18 certificati medici. Come spiega il suo legale Gabriele Boni: “Il mio assistito veniva accusato di aver falsificato dei certificati durante delle malattie che sono state poi effettivamente riscontrate”. “Per questo la Corte dei Conti aveva intrapreso un procedimento con richiesta di risarcimento per danno erariale. Ovviamente questa tesi è stata smontata da noi e la Corte ha deciso di respingere le accuse portate avanti dalla procura. È molto importante perché uno dei capi d’imputazione di Pellegrini nel processo Omerovic è quello di aver falsificato lui stesso la relativa nota di servizio. Questo dimostra che il mio assistito non è un falsificatore”. Il 21 febbraio prossimo infatti ci sarà la prossima udienza per il caso Omerovic per cui l’agente Andrea Pellegrini, attualmente sospeso, è accusato di tortura. Il poliziotto parlando con Lapresse fuori dal Palazzo di Giustizia di Roma si dichiara più sereno ora che si è liberato quantomeno dello stigma del falsario attribuitagli secondo lui dai media: “Non l’ho vissuta bene come non sto vivendo bene il resto delle accuse. Questa della falsificazione è stata anche inserita in molti articoli di giornale per descrivermi come un cattivo poliziotto. Una bella rivincita che fa vedere che la legge c’è e sono fiducioso anche per la prossima udienza”.
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